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Sit In “Vogliamo l’acqua”, i cittadini di Caltanissetta pretendono una distribuzione equa

Si è svolto Lunedì 22 luglio ., il Sit In “Vogliamo l’acqua”, come era abbastanza prevedibile i nisseni non amano scendere in Piazza per manifestare, soprattutto quando il problema non li riguarda. Buona la partecipazione, ma sicuramente non erano soltanto quei 200/250 cittadini che erano presenti a soffrire la sete. Dispiace ancora i volta notare che ognuno guarda al proprio giardino, se è bello verde e rigoglioso, chi se ne frega di chi non può neanche lavarsi. Nessuno si augura ovviamente che verranno giorni più bui, il Fanaco chiede e l’Ancipa non sta certo bene,

Allora quando il problema riguarderà tutta la città, forse capiranno cosa vuol dire non ricevere l’acqua da 40/50 giorni.
Presenti anche il Sindaco, ed alcuni consiglieri dell’opposizione, dispiace ancora una volta notare la totale assenza dei consiglieri di maggioranza, sarà probabilmente un problema personale con l’organizzatore, ma in Piazza si manifestava per un problema che riguardava i cittadini, non un singolo, ma questo atteggiamento è stato ben notato e non apprezzato dai presenti. Negli interventi che si sono succeduti, oltre a rappresentare la grave situazione, si è cercato di proporre idee e soluzione, ma si è gridato a gran voce il concetto della democrazia nella distribuzione, non possono esserci figli e figliastri, zone ben servite e zone completamente a secco. E’ chiaro che il problema è a monte, deve intervenire la Regione con provvedimenti urgenti, ed è questo che è stato chiesto in alcuni interventi. I cittadini assetati hanno chiaramente detto che non hanno intenzione di fermarsi, sicuramente parteciperanno numerosi al Consiglio Comunale Aperto, che dovrebbe tenersi il 29 c.m., condizionale d’obbligo, non essendoci ancora una comunicazione ufficiale, ma solo sentito dire.

Non ci si illude più di tanto però, si sa bene che servirà per stilare un atto di indirizzo e di impegno, che speriamo venga almeno votato all’unanimità, per intervenire e cercare di risolvere i disagi dei tanti cittadini assetati. La politica tutta deve passare dalle parole ai fatti, dalle promesse alle azioni, deve soprattutto avere il coraggio di andare a chiedere energicamente a chi oggi apre e chiude le valvole della distribuzione e a chi ha il potere di mandare autobotti, verità e chiarezza, mettendo da parte appartenenze politiche, amicizie o altro. Ai cittadini poco interessano i giochi politici e le loro strategie, i cittadini pretendono che quella poca acqua che arriva in città venga distribuita equamente. Se per amicizia o appartenenza politica vien difficile andare a bussare alla porta di chi può e non fa, o fa male, allora forse qualcuno dovrebbe ricredersi sul ruolo che ha chiesto ai cittadini di ricoprire.

Non ci si fidi neanche delle promesse, perchè come abbiamo sentito ieri, quello promesso o comunicato, non corrisponde poi alla realtà. Verifiche e verifiche, questo è quello che la politica deve fare, controllare quanto promesso. Questo ed altro è venuto fuori dal Sit In, non è stato piacevole neanche sentire certe testimonianze di persone che hanno raccontato di avere problemi nel pagare le autobotti. Nel 2024 non si possono spendere 3/400 € al mese per l’acqua, non da bolletta, ma per le autobotti.
I cittadini chiedono rispetto delle leggi e dei contratti, la politica tutta deve impegnarsi farli rispettare, ricordandosi che anche loro sono cittadini, ma abbiano, se è il caso, il coraggio di andar contro anche gli esponenti del proprio partito/movimento e non si comportino come coloro che avendo l’acqua non partecipano. I cittadini già ieri hanno capito tante cose da quanto detto e dalle tante, solite, assenze. Non si fermeranno davanti a questa ingiustizia e davanti alla negazione di un sacrosanto diritto Occhio, la città vi osserva. Ad Maiora

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