Scuola

Scuola. Il Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei diritti umani chiede al Ministero di posticipare apertura scuole

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, tramite il suo presidente, prof. Romano Pesavento, in considerazione delle elevate temperature che si registrano e si registreranno in futuro nel Centro-Sud a causa dei cambiamenti climatici in corso e constatando che moltissime scuole non dispongono dei climatizzatori nelle aule scolastiche, chiede di modificare i calendari regionali posticipando l’apertura delle attività scolastiche all’inizio di ottobre / fine di settembre.

“Diversamente – si sostiene in una nota – si potrebbero dotare le aule scolastiche di opportuni condizionatori. Ricordiamo che le scuole anche nei mesi di luglio e agosto predispongono corsi di recupero e gli esami per il recupero del debito scolastico garantendo un servizio necessario per le famiglie.

Diventa sempre più difficile adattarsi a temperature che oscillano sui 35° e pretendere da docenti e studenti un abbigliamento doveroso per il contesto scolastico. L’apprendimento / insegnamento in un ambiente così avverso risulta poco efficace: il colpo di calore è in agguato, a causa della temperatura elevata, del tasso di umidità elevato e della scarsa ventilazione.  Le conseguenze possono essere letali per i più fragili”.

Secondo il CNDDU, “Basti considerare che, dai dati dei trasferimenti interprovinciali nel corso degli anni, più del 90% degli insegnanti che rientrano nella propria sede si avvale della legge 104/92 per gravi motivi di salute personali. Senza contare che nelle scuole è in crescita la presenza di studenti fragili, le cui patologie li rendono più esposti ai disagi determinati da condizioni ambientali poco favorevoli.

Il CNDDU invita nuovamente il ministro del MIM, prof Giuseppe Valditara, e le Amministrazioni regionali a tenere conto di quanto esposto, in modo da creare un ambiente d’apprendimento atto all’accoglienza di tutti gli studenti, soprattutto di quelli ad alto rischio dispersione scolastica, e di tutti i docenti, a prescindere dalle caratteristiche psico-fisiche di ciascuno”.

Il presidente, prof. Romano Pesavento

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