SAN CATALDO. Riceviamo e pubblichiamo nota del Pd sancataldese sullo stato attuale della nuova area del cimitero.
“Durante il Consiglio Comunale tenutosi negli scorsi giorni il Partito Democratico ha chiesto al Sindaco e alla Giunta chiarimenti sul nuovo cimitero, scoprendo che l’Amministrazione non ha alcuna idea su come risolvere il problema dei loculi.
Il Sindaco ci ha fatto sapere che restano soltanto 32 loculi comunali. Si tratta di alcune tombe, nelle cappelle non completate dalla precedente ditta, in cui vengono sistemati da mesi i defunti. Una soluzione che doveva essere temporanea che invece è divenuta definitiva.
“Vengono chiesti ai cittadini circa 2.500 euro per loculi incompleti, senza possibilità di fare le lapidi, in cappelle fatiscenti senza prospetto, con porte rotte laddove esistenti. Viene promesso ai familiari che nel giro di poco i propri cari verranno spostati in altre zone, ma dalla risposta alla interrogazione abbiamo appreso che non c’è alcuna programmazione, non si è avviata una nuova gara per completare il cimitero nuovo e tra poco non ci sarà più spazio per i seppellimenti.
Anche nel piano triennale delle opere pubbliche è stato eliminato ogni riferimento al cimitero, a testimonianza che non sono previsti a breve termine seri investimenti. Si mostra talmente disinteresse che il Sindaco non si è neppure impegnato a trovare una frase più decente di “valuteremo le opportune valutazioni”. E d’altra parte le parole sono vuote perché inesistenti solo le idee, i programmi e le proposte sul completamento del cimitero comunale.
Quella del contenzioso in corso è una scusa, trattandosi di una pretesa risarcitoria della ditta concessionaria il cui risultato non potrebbe mai portare la stessa a rientrare in servizio. Rischiamo che tra non molto si venga a creare una crisi per colpa della mancata programmazione dell’Amministrazione.
Riteniamo che la civiltà di una società si misura da come si prende cura dei propri defunti e San Cataldo sta vivendo un declino che rischia di essere irreparabile. Urgono risposte e non solo alle nostre interrogazioni, ma alla città”.