San Cataldo

San Cataldo. Gli associati “Straula”: “Il fuoco che sta divorando Gabara è un atto deliberato di distruzione che merita dura condanna”

SAN CATALDO. Riceviamo e pubblichiamo nota dell’associazione Straula in merito all’incendio che ieri ha devastato il Bosco di Gabara.

” Il Bosco di Gabara, un gioiello verde incastonato nella nostra terra, in questo momento è vittima di un incendio devastante. Le fiamme, che stanno lambendo e distruggendo questo patrimonio naturale, non possono che essere state appiccate da mani criminali, mosse dalla più bieca ignoranza e malvagità. Non ci sono altre spiegazioni: il fuoco che sta divorando la bellezza di Gabara è doloso, un atto deliberato di distruzione che merita la più dura delle condanne.

Non si può restare indifferenti di fronte a una tale barbarie. Il Bosco di Gabara non è solo un insieme di alberi e piante; è un simbolo di bellezza naturale, un polmone verde che offre rifugio a diverse specie animali e vegetali, un luogo di pace e ristoro per l’anima. Ma è anche molto di più. Al suo interno custodisce il sito minerario recuperato, frutto di anni di lavoro e dedizione, un patrimonio storico e culturale che racconta la fatica e il sudore di chi vi ha lavorato in passato.

Eppure, nonostante l’evidente valore di questo luogo, ci sono ancora troppi indifferenti che, nella loro apatia, chiudono gli occhi di fronte alla devastazione. Indifferenti alla bellezza, indifferenti al lavoro instancabile di chi ha cercato di riportare alla luce e valorizzare il sito minerario, indifferenti alla distruzione della natura. È una vergogna che, in un’epoca in cui la crisi climatica e idrica ci impone di proteggere e preservare ogni risorsa naturale, ci siano ancora persone che preferiscono voltarsi dall’altra parte.
E cosa dire dei veri e propri sciacalli che approfittano di tali tragedie? Veri e propri carnefici. Speculano sulle rovine, traendo profitto dalla sofferenza e dalla distruzione. Invece di contribuire alla ricostruzione e alla salvaguardia dell’ambiente, pensano solo al loro tornaconto personale, dimostrando un cinismo e una mancanza di scrupoli sconcertanti.

Ma non possiamo dimenticare neanche i “climafreghisti”, coloro che, nonostante l’evidenza dei cambiamenti climatici e delle loro devastanti conseguenze, continuano a negare, a minimizzare, a fregarsene. Sono forse i più pericolosi di tutti, perché la loro irresponsabilità contribuisce a perpetuare un sistema che ci sta portando verso il baratro. In un momento storico in cui ogni azione conta, il loro menefreghismo è una colpa imperdonabile.
Questa terra, la nostra terra, non merita di essere distrutta, sfruttata e trascurata. Il Bosco di Gabara è un simbolo, una testimonianza di ciò che possiamo perdere se non apriamo gli occhi e non agiamo con decisione. È tempo di svegliarsi, di combattere per ciò che è giusto, di proteggere e rispettare la nostra natura. Perché, alla fine, è di essa che viviamo, ed è per essa che dobbiamo lottare”.

Gli associati “Straula”

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