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Rizza e Di Maria (Cisl): ” dipendenti pubblici più tassati d’Italia sono quelli del Comune di Caltanissetta”

Redazione 1

Rizza e Di Maria (Cisl): ” dipendenti pubblici più tassati d’Italia sono quelli del Comune di Caltanissetta”

Mer, 31/07/2024 - 07:46

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CALTANISSETTA. Il 14 maggio 2024, con una nota firmata da Ottavio Rizza e dal coordinatore provinciale degli Enti Locali della CISL Gianfranco Di Maria, è stata sollevata una questione che, a loro dire, sarebbe di estrema gravità invitando gli Uffici competenti del Comune di Caltanissetta, in tempi brevi, ad apportare le necessarie modifiche alle Certificazioni Uniche (CU) dei dipendenti comunali, in quanto gli emolumenti arretrati sono stati soggetti a tassazione ordinaria, anziché a tassazione separata, causando ciò un carico fiscale maggiore rispetto a quello dovuto.

Dopo la sopracitata nota sono state inoltrate altre richieste al Comune di Caltanissetta, l’ultima delle quali è stata inoltrata, in data 8 luglio 2024, alla nuova Amm.ne Comunale, che è stata invitata ad intervenire urgentemente per porre fine ad un errore che sta causando ai dipendenti danni economici, e, cosa ancora più grave, potrebbe causare ai cittadini nisseni di “rimetterci di tasca”, qualora i dipendenti comunali siano costretti ad “andare a contenzioso” e qualora nel contenzioso il Comune dovesse soccombere e dovesse essere chiamato anche a risarcire i dipendenti per i danni economici che hanno subito.

Rizza e Di Maria hanno spiegato: “Nelle varie note inoltrate al Comune è spiegato dettagliatamente il perché, a seguito di accurati studi, il Comune sarebbe soccombente nel caso in cui si andasse a contenzioso. In questa sede eviterò di entrare nel merito della normativa e dei pareri dell’Agenzia delle Entrate: ovviamente se l’Ufficio Comunale competente, che sinora ha risposto con argomentazioni ritenute del tutto inconsistenti, dovesse replicare, sarei ben lieto di spiegare dettagliatamente, anche a mezzo stampa, le motivazioni per le quali la Cisl e lo scrivente ritengono che abbia avuto luogo un grave e palese errore. In questa sede, per consentire ai lettori di comprendere, mi limiterò a evidenziare che, a seguito degli accurati studi effettuati, è emerso che gli uffici statali, le Agenzie fiscali nazionali, la Banca d’Italia etc applicano agli emolumenti arretrati dei propri dipendenti la tassazione separata, anziché quella ordinaria. Pertanto i dipendenti del Comune di Caltanissetta sono i dipendenti pubblici più tassati d’Italia”.

I due sindacalisti della Cisl hanno aggiunto: “Pur consapevoli della netta distinzione tra compiti di indirizzo politico, spettanti all’amministrazione Comunale, e compiti gestionali, spettanti ai dirigenti, si auspica che questa Amministrazione, con gli strumenti di cui legittimamente dispone, possa evitare che i dipendenti comunali siano costretti a sostenere spese per il contenzioso e, soprattutto, possa evitare che siano i cittadini nisseni a dover pagare l’esito pressoche’ certo del contenzioso. Ciò perché è davvero inverosimile che da tanti anni a questa parte abbiano sbagliato e continuino a sbagliare tutti gli uffici statali, che, se così fosse, starebbero causando un danno erariale ingentissimo e clamoroso.

Considerato che le CU sono firmate dai Sindaci e considerato che sono a conoscenza del fatto che la precedente Amministrazione non sia riuscita ad “incidere” sulla vicenda soltanto a causa della scadenza del proprio mandato, auspico che, in caso di inerzia di questa Amministrazione, l’ex Sindaco Roberto Gambino, attuale Consigliere Comunale, che aveva acquisito importantissime informazioni, dia il suo fattivo contributo, affinché i dipendenti comunali ed i cittadini non paghino le conseguenze di un errore gestionale, nei cui confronti la politica dovrebbe incidere legittimamente con gli strumenti a propria disposizione (richieste pareri, coinvolgimento esperti, etc). Auspico, inoltre, che i nuovi Consiglieri Comunali prendano in considerazione questa paradossale anomalia che interessa i dipendenti comunali”.

A conclusione la Cisl ha ribadito: “Siamo certi che la rsu del Comune, che si accinge a discutere sull’argomento, sia in grado di tutelare nel miglior modo possibile i dipendenti comunali e, indirettamente, i nisseni, anche ponendo in essere le giuste azioni miranti alla risoluzione bonaria della vicenda, riuscendo a determinare il tanto auspicato “passo indietro” dell’ufficio Comunale competente, sinora incomprensibilmente fermo nelle proprie posizioni mantenute da anni, nonostante l’evidenza dei fatti.

È ovvio che, preso atto dell’attuale situazione, sarà dato risalto mediatico a livello nazionale a questa vicenda, qualora non si ponga fine alla penalizzazione nei confronti dei dipendenti comunali e non si scongiuri il rischio che i nisseni possano pagarne le conseguenze”.