MUSSOMELI – “Sugnu di Mussumeli… mi ‘nni vantu”: è il titolo del libro di Cinzia Frangiamore, presentato nel Chiostro dei Monti, nell’incontro moderato dalla presidentessa Rita La Monica. Il numeroso pubblico presente ha ascoltato la presentazione del libro, in cui sono intervenuti, per i saluti istituzionali, il sindaco Giuseppe Catania e Seby Lo Conte ed i relatori Enzo Giardina, Maria Tania Cocuzza, Mariella Letizia Navarra, con l’intrattenimento musicale di Nicolas Genco e Aurora Rigatuso. Il suo è stato un lavoro certosino, come da più parti è stato sottolineato, perseverante e coinvolgente, appunto quello di Cinzia Frangiamore, commessa in un supermercato, che ha “partorito” un’opera letteraria, il cui contenuto profuma di antropologia. Un libro che raccoglie proverbi, modi di dire ed espressioni tipiche della nostra cittadina. “Questo interessante lavoro – ha commentato Mariella Letizia Navarra – si può considerare un vero e proprio “scrigno”, che custodisce e in cui è stato riposto un qualcosa di molto prezioso, parole di un tempo perduto, ormai trascorso, ma capaci di raccontare le radici di un popolo e di conservare la memoria della sua civiltà e della sua storia”.. Anche gli altri due relatori Enzo Giardina e Maria Tania Cocuzza con il loro gradevole e coinvolgente argomentare, hanno catturato tanta attenzione, meraviglia e compiacimento fra i presenti che hanno apprezzato i loro puntuali interventi. Anche fra il pubblico sono stati citati proverbi mussomelesi. “Ho avuto l’onore e la fortuna – ha commentato l’autrice del libro – di essere stata supportata da persone eccezionali Maria Tania Cocuzza, prof. Giardina Enzo, Rita La Monica, Mariella Letizia Navarra. Ognuno di loro che ha scelto di stare al mio fianco in questa avventura mi ha resa forte, sicura ed orgogliosa”. Un libro di proverbi di casa nostra, dunque, che, leggendolo, è pensabile, stimolerà il lettore a ricercarne altri, ove non contemplati nel volume, fresco di stampa. La dinamicità e la bravura della moderatrice dell’incontro, Rita La Monica, sembrano avere fermato gli orologi dei presenti, rimasti inchiodati al proprio posto per circa due ore. E intanto, per rimanere in tema della serata, “Avanti picca gòdiri, c’assai trivuliari”, lo ha ricordato il prof. Enzo Giardina che ha contribuito, assieme agli altri, alla buona riuscita dell’evento. Il docente in pensione, nel suo intervento ha tenuto a precisare che ha collaborato con l’autrice, proprio per preservare ciò che lentamente si sta perdendo, anche perché spinto dal desiderio di vedere i mussomelesi conoscere la propria storia.