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Pittura ad acquerello: tutto quello che devi sapere prima di iniziare

Il colore è senza dubbio uno dei pilastri fondamentali dell’arte pittorica e non solo. Grazie ad esso è possibile darevitaalle proprie creazioni e scatenare una moltitudine di emozioni diverse in chi guarda, e ciò rappresenta uno dei grandi poteri dell’espressione creativa. Nei secoli si sono susseguite varie tipologie di colori e colorazioni, ognuna con le proprie caratteristiche, particolari e accortezze da tenere bene in mente.

Nelle creazioni moderne di qualsivoglia genere vengono spesso utilizzati acquerelli e pastelli di varie marche, e ciò è dovuto al fatto che queste due tipologie di colori risultano essere immediati, versatili e soprattutto semplici da utilizzare, permettendo la realizzazione di opere curate e qualitativamente ottime senza troppi affanni.

Chi si avvicina alla pittura tende a prediligere in un primo momento i primi, non solo per una questione di semplicità, ma anche per altri importanti qualità che li contraddistinguono.

Colorazione ad acquerello: di cosa si tratta?

Per definizione, quella ad acquerelli è una tecnica pittorica che si avvale di pigmenti finemente macinati prima di essere utilizzati, generalmente attraverso dei pennelli di varie dimensioni. Si tratta di una delle modalità più antiche di colorazione e ciò che la rende speciale, oltre alla sua immediatezza, è l’effetto particolare che da sull’occhio, in quanto valorizza molto le sfumature e cattura la luce in un modo unico.

Sebbene possa apparire una tecnica di facile apprendimento, la colorazione ad acquerelli è in realtà molto complessa se si vogliono realizzare opere di grande spessore. Per poterla padroneggiare al meglio è richiesta tanta pratica, manualità nell’utilizzo dei pennelli e conoscenza profonda degli effetti delle fusioni dei colori.

Composizione del colore: tipi di pennelli e differenze nelle superfici

I colori di questa tipologia sono composti da due elementi:il pigmento, ovviamente, e il legante, che di solito è rappresentato dalla gomma arabica.

La mescolanza di questi due elementi, chiaramente con una perfetta gestione delle percentuali in base al colore e al legante scelto, genera il colore ad acquerello. Interessante aggiungere che questo tipo di colorazione viene chiamata in questo modo proprio perché è grazie all’acqua se può essere applicato in vari modi, diluendolo all’occorrenza.

Altro fattore che bisogna necessariamente considerare prima di iniziare a dipingere ad acquerelli è il tipo di superficie sulla quale si sceglie di dare sfogo alla propria creatività. Se si dipinge su carta, ovviamente, bisognerà tenere a mente delle accortezze diverse rispetto alla pittura su legno, ma essendo questi dei discorsi tecnici è consigliabile consultare un sito specializzato in questo genere di divulgazione.

In ultimo non può mancare un altro fattore fondamentale per questo tipo di colorazione:i vari tipi di pennelli. Per la pittura ad acquerello esistono generalmente tre modelli di pennello differenti: quelli in vaio, morbidi e delicati; in martora, che invece sono i più flessibili e tra i migliori nell’assorbimento dei colori, e i pennelli in pelo di bue, i più utilizzati e versatili di tutti. Ognuno di essi si presenta più adatto degli altri a seconda del lavoro da realizzare, e ciò garantisce all’artista un’ampia scelta.

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