GELA. Il Sindaco e l’intera Giunta comunale esprimono cordoglio per la dipartita del Maestro Antonio Occhipinti morto all’età di 87 anni. Fine acquarellista, ha dato lustro con le sue opere alla città di Gela, verso la quale ha dimostrato amore ed un profondo legame, contribuendo alla diffusione di un’immagine positiva di Gela legata alle sue origini e alla sua bellezza.
La città oggi perde un figlio illustre, dallo straordinario talento, che ha dedicato all’Arte e alla Città la sua esistenza. La Pinacoteca del Comune di Gela custodisce gelosamente l’esposizione di 22 dipinti che rievocano la storia della città dalla sua fondazione ai nostri giorni.
Le scene proposte negli acquerelli sono divise in tre periodi, il primo, di circa quattro secoli, inizia con lo sbarco dei rodio-cretesi e con la fondazione di Gela del 688 a.C. Nel contesto di questa prima fase storica sono presi in considerazione anche importanti personaggi e avvenimenti quali la fondazione geloa di Akràgas, il “Congresso della Pace” con Ermocrate, la prima distruzione della città del 405 e la successiva ricostruzione timoleontea del 339 a.C.
Il secondo periodo riguarda un tempo più lungo, dalla distruzione dell’antica città greca al Medioevo e dal Risorgimento all’Unità d’Italia di cui Gela è stata partecipe; quasi 2000 anni di storia.
Il terzo periodo, quello cioè della storia più recente, si riferisce alla Prima Guerra Mondiale, allo sbarco americano nel 1943 con la Battaglia di Gela e al dopoguerra con l’economia della città di cui sono stati messi in rilievo l’agricoltura, la marineria e il turismo. Tra i figli illustri dipinti Salvatore Aldisio ed Enrico Mattei.