SAN CATALDO. Nota alquanto critica quella del Pd sancataldese sulla Democrazia Partecipata. “Giunti a quasi tre anni di amministrazione Comparato – si legge – è ormai evidente che il Sindaco è avverso alla democrazia partecipata. Si tratta di quel processo di coinvolgimento dei cittadini per spendere almeno il 2% dei fondi che gli enti ricevono dalla Regione.
Nei paesi limitrofi è stata data la possibilità a diverse realtà sociali di presentare progetti utili alla collettività, realizzando iniziative importanti. San Cataldo vanta il record di somme non spese, dal 2017 a oggi, infatti, questi fondi non sono stati utilizzati e la sanzione prevista è la restituzione delle somme alla Regione.
Solo grazie
ai gruppi consiliari del Partito Democratico e Le Spighe il 01 marzo 2023 è
stato approvato all’unanimità il regolamento sul bilancio partecipativo, primo
passo per avviare finalmente l’iter della democrazia partecipata, dando così l’opportunità
di presentare progetti finanziabili con oltre 10 mila euro l’anno.
Abbiamo poi sollecitato nel 2023 l’Amministrazione ad attivarsi, ma abbiamo dovuto attendere la fine dell’anno per la pubblicazione dell’Avviso per l’assegnazione di € 14.500,00. A dicembre è stato possibile votare tre progetti, presentati da cittadini e associazioni, ma da allora nessun atto ufficiale, nessuna notizia sul vincitore e sulla realizzazione delle proposte.
Stessa storia anche quest’anno. Ancora nessun avviso pubblico e la scadenza fissata dalla Regione per il 30 giugno è ormai passata da tempo. Il rischio è quello di perdere oltre 20mila euro per gli anni 2023 e 2024 se non si conclude l’iter previsto dalla normativa. Per questo motivo abbiamo presentato una interrogazione consiliare, così da comprendere le ragioni di questo inaccettabile ritardo e il cronoprogramma per l’assegnazione delle somme per il 2023 e il 2024″.