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Dal 6 luglio via alla stagione di sconti: almeno un consumatore su due vuole fare shopping a prezzo ribassato

Redazione 1

Dal 6 luglio via alla stagione di sconti: almeno un consumatore su due vuole fare shopping a prezzo ribassato

Sab, 06/07/2024 - 00:12

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Da oggi 6 luglio via alla nuova stagione di sconti, tranne che in Trentino Alto Adige. Secondo Confesercenti, almeno un consumatore su due ha intenzione di fare shopping a prezzo ribassato.

Tra conti, previsioni di spesa, manuali antitruffa, riparte il rituale dei saldi estivi, sabato 6 luglio al via praticamente in tutta Italia, a eccezione del Trentino Alto Adige. Un appuntamento che rimane sempre il preferito per fare shopping nel cuore degli italiani. La spesa sembrerebbe un po’ in calo ma si sa, non si resiste al pantalone adocchiato a inizio stagione o allo sfizio della camicia in più, ma che ora costa di meno. Secondo Confesercenti oltre un consumatore su due – il 55%, ma era il 61% nel 2023 – ha intenzione di acquistare almeno un capo o un prodotto di moda, per un giro d’affari complessivo che è stimato in oltre 3,5 miliardi di euro.

Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio saranno più di 15 milioni le famiglie che acquisteranno capi scontati: ognuna spenderà in media 202 euro – pari a 92 euro pro capite. Per scegliere ci sarà tempo.

Il calendario regione per regione Le vendite promozionali più brevi nel Lazio e in Liguria (rispettivamente 6 settimane e fino al 19 agosto), quelle più lunghe in Val d’Aosta (fino al 30 settembre), seguite da Puglia e Sicilia (15 settembre), e poi tutte insieme Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Molise, Sardegna, Toscana, Umbria (60 giorni dal 6 luglio). La Basilicata finirà il 4 settembre, mentre Marche, Piemonte e Veneto il 30 agosto. A Trento invece i saldi saranno per 60 giorni in periodo libero. In Alto Adige dal 16 luglio al 19 agosto ma in date diverse in molte località di vacanza.

Occhio però alle truffe con alcune regole base da seguire sempre: conservare lo scontrino; sapere che la merce si può cambiare; che è sempre possibile pagare con il Pos; che è meglio diffidare degli sconti troppo alti. A fare l’affare potrebbe non essere il consumatore.