Riceviamo e pubblichiamo il racconto di un cittadino nisseno riguardo l’emergenza idrica e la situazione degli anziani affetti da patologie.
“Sono il Dott. Ennio Ferraro, medico odontoiatrico nisseno, e volevo oggi evidenziare, senza nessuna polemica, un fatto increscioso che sino a qualche giorno fa ho evitato con l’acquisto di acqua da autobotti private.
Ho la fortuna di avere ancora in vita i miei genitori, papà di 90 anni compiuti e purtroppo affetto da un carcinoma e poco auto sufficiente, mentre mia madre 84 anni affetta in questo momento da patologia erpetica che gli impedisce di fare qualsiasi movimento autonomo.
Necessitano di continui lavaggi per lenire le loro sofferenze e vi assicuro che ciò è indispensabile.
Ebbene stamane dopo tantissime telefonate a privati senza ottenere risultato alcuno, chiamo Caltaqua evidenziando il problema e supplicando realmente qualche migliaio di litri almeno per i miei genitori.
Io e la mia famiglia ci laviamo negli ambulatori sparsi nella provincia.
Caltaqua in modo educato e perbene riferisce di prendere nota e avvisare chi di competenza, senza però dandomi nessuna speranza visto il disagio che la città ha in questo momento.
Sono d’accordo che l’acqua debba essere data agli ospedali e carceri, però dopo queste strutture non andrebbero dimenticati i nostri anziani affetti da patologie che hanno la fortuna di non essere ospedalizzati e seguiti dai propri figli.
Chi è figlio mi può capire, io in questo momento darei l’anima al diavolo per vedere i miei genitori trattati come credo sia decoroso in un paese civile come il nostro.
Spero che qualcuno nelle stanze di comando si passi una mano sulla coscienza e pensi che questi due anziani possano essere i loro genitori.
Cosa farebbero?
Grazie.”