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Conflavoro Sicilia, Maria Diana nominata responsabile all’imprenditoria femminile per la provincia di Agrigento

Tra le “mission” di Conflavoro c’è la promozione, il sostegno e il consolidamento delle imprese femminili. Proprio per rappresentare le donne, il segretario regionale della Sicilia e vice presidente nazionale di Conflavoro PMI, Giuseppe Pullara, ha nominato Maria Diana responsabile all’imprenditoria femminile per la provincia di Agrigento. L’imprenditrice di Canicattì avrà il compito di rappresentare l’unione territoriale Conflavoro PMI Agrigento, al fine di promuovere e sostenere l’imprenditoria femminile nel rispetto degli obiettivi e dei valori della Confederazione e della sezione. Maria Diana è un’imprenditrice nel settore del food, titolare di Termini Srl , un’azienda specializzata nella produzione di specialità siciliane sia dolci che salate, con alle spalle un’esperienza ventennale nel settore e alcuni anni di formazione negli Stati Uniti.

“Maria Diana-afferma Giuseppe Pullara– ha dimostrato competenza, impegno e motivazione nel promuovere l’imprenditoria femminile che riveste un ruolo cruciale nello sviluppo socio-economico del territorio. La rappresentanza territoriale è fondamentale per favorire la partecipazione delle imprenditrici locali alle iniziative promosse dalla nostra Confederazione. Ci sarà molto da fare e la nuova delegata potrà contare sulla massima collaborazione dell’intera Conflavoro per valutare progettualità e prospettive.” Una sfida stimolante per Maria Diana che potrà confrontarsi con le componenti di Conflavoro Impresa Donna mettendo al centro del dibattito con le istituzioni le numerose tematiche correlate alle lavoratrici e, in particolare, le donne che scelgono di fare impresa. “Ringrazio il segretario regionale e vice presidente nazionale, Pullara, per la nomina e la fiducia– commenta la neo delegata-. Sono pronta ad operare per il bene delle donne imprenditrici e lavoratrici. Il lavoro femminile è in continua crescita e rappresenta un aspetto importante dello sviluppo occupazionale. Le donne considerano il lavoro un’attività fondamentale, da preservare lungo l’arco della vita – conclude Maria Diana- perché importante per l’identità personale, in quanto garanzia di indipendenza e di riconoscimento sociale”.

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