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Caltanissetta, una Tari mai adeguata dai precedenti sindaci “costringe” il consiglio comunale all’aumento della tariffa

Redazione

Caltanissetta, una Tari mai adeguata dai precedenti sindaci “costringe” il consiglio comunale all’aumento della tariffa

Sab, 20/07/2024 - 03:38

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Ieri sera, venerdì 19 luglio, a Palazzo del Carmine si è celebrato il secondo consiglio Comunale dell’”Era Tesauro”. Un civico Consesso importantissimo. All’ordine del giorno l’aumento della tariffa Tari cioè la tassa comunale sui rifiuti. Uno di quei argomenti spinosi per qualsiasi Amministrazione comunale e spesso difficile da tenere al riparo da possibili speculazioni dialettiche tra maggioranza ed opposizione.

In molti comuni italiani, tra cui Caltanissetta, gli avvisi di pagamento non sono infatti ancora partiti perché il governo ha concesso con un emendamento al decreto Superbonus una proroga al 30 giugno del termine fissato per le Amministrazioni (originariamente al 30 aprile) per approvare le nuove tariffe della tassa rifiuti.

Con 13 voti favorevoli, 8 contrari ed un astenuto, il consiglio Comunale di Caltanissetta ha votato l’aumento della Tari, che secondo la previsione del ragioniere generale del Comune di Caltanissetta, il dott. Bennardo, dovrebbe essere oscillare tra il 15 ed il 17%.

L’Amministrazione Tesauro, appena insediata si è trovata sul tavolo questa “patata bollente”, chiaramente senza nessuna responsabilità, ma ciò non di meno a pochi giorni dall’insediamento ha dovuto affrontare la tematica rimboccandosi le maniche.

E’ difficile spiegare ai cittadini, le complesse dinamiche che portano all’aumento della Tari. Sicuramente non è un capriccio di alcuna Amministrazione aumentare questa tassa, soprattutto se lo spirito di ogni amministrazione è quello di amministrare secondo il principio del “buon padre di famiglia”. E sono bastati solo alcuni minuti dopo la votazione a far scattare qualche tiepida protesta sui social, additando la nuova amministrazione come responsabile dell’aumento. Certo, se l’opposizione in consiglio spinge questa tesi, il cittadino medio all’oscuro di certe dinamiche, tende a prendere posizione. Ma è il gioco delle parti dove spesso la vittima è proprio il cittadino.

Ma perché aumenta la Tari? Quali sono le cause principali degli aumenti delle tariffe? Sono almeno tre, secondo gli esperti: l’inflazione, i prezzi dell’energia e le conseguenze dirette o indirette delle guerre in atto. Nella predisposizione delle tariffe relative all’anno in corso, l’autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) ha chiesto alle città di prevedere un aumento dei costi delle bollette allo scopo di accelerare il recupero dell’inflazione, che ha caratterizzato gli ultimi anni e che ha finito per aumentare i costi fissi delle municipalizzate della raccolta, come ad esempio il carburante per i camion.

Probabilmente a Caltanissetta c’è una quarta motivazione: troppi anni trascorsi senza un aumento, mentre in tutta Italia avveniva l’esatto contrario. Probabilmente perché il non aumento delle tariffe garantiva alle amministrazioni precedenti, sia per Ruvolo che per Gambino una certa benevolenza del popolo, sempre restio a qualsiasi forma di crescita della pressione delle tasse. Sempre impopolare per un governo, sia cittadino che nazionale, dover aumentare anche di un solo euro una tassa. Ma prima o poi questo momento per i nisseni sarebbe dovuto arrivare. Ed è arrivato proprio ieri sera quando il consiglio comunale ha dovuto votare un aumento sostanzialmente tenuto congelato per garantirsi la benevolenza dell’opinione pubblica. Sostanzialmente l’a neo Amministrazione Tesauro ha ereditato un bel macigno sul quale per i giochi delle parti, l’opposizione in consiglio comunale costruirà la propria linea di azione. In questa storia non ci sono né buoni, né cattivi. Ci saranno solo cittadini arrabbiati per un “non buon senso” di qualcuno, di chi ha gestito la “Cosa Pubblica” , di chi ha smesso di farlo o magari di chi continua a gestirla o la gestirà.