Se qualcuno si aspettava delle sorprese, nel consiglio comunale di ieri, è rimasto deluso.
“Vox Populi Vox Dei”…dicevano gli antichi e così è stato, quello che da settimana si diceva, è stato, nessuna sorpresa, nessuno scalpore, solo la conferma di quello che girava nelle varie chat su whatsapp.
I 24 consiglieri hanno, come da prassi giurato, ed il sindaco ha omaggiato le consigliere di un bel mazzo di fiori, una galanteria apprezzata da tutti.
Nessuno si è stupito del nome uscito dall’urna del Presidente del Consiglio, Gianluca Bruzzaniti, Fratelli d’Italia, come nessuno si è stupito del voto all’unanimità della maggioranza, al quale si è aggiunto un voto proveniente dall’opposizione, 16 infatti i voti che lo hanno fatto eleggere.
Nessuno stupore neanche sul nome, venuto fuori anch’esso dall’urna, sul vicepresidente, Federica Scalia, M5S.
A dire il vero nessuno dei dei due sembravano sorpresi, avevano infatti il loro bel discorsetto stampato, che hanno tirato fuori e letto.
Potevano almeno impararlo a memoria, giusto per far capire che non sapessero nulla, visto che di tempo in questi giorni ne hanno avuto entrambi.
In una serata, che doveva essere una passerella per tanti, ci sono stati anche momenti di nervosismo, con interventi a tratti anche duri.
Un po’ di ilarità c’è stata quando il neo Presidente Bruzzaniti, prima che si votasse per il suo vice, ha tenuto a precisare che, essendoci un’omonimia tra i consiglieri, qualora si volesse votare per Scalia, andava specificato il nome…è scoppiata una generale risata, che lasciava intuire chi sarebbe stata, infatti poi così è stato.
A rompere il fronte, di quella che sembrava una maggioranza compatta, ci hanno pensato i tre consiglieri di Noi Moderati, che in un paio di interventi hanno ribadito quello che già si sapeva, insomma tra loro ed il resto della coalizione del centrodestra, non tutto è sereno e pacifico.
Hanno infatti cercato di mettere i bastoni tra le ruote e, non essendoci riusciti, hanno abbandonato l’aula al momento del voto del vice presidente, dicendo tra le righe, anzi chiaramente, che non condividevano la scelta del nome, in quanto non interpellati.
Da ciò si desume che anche sulla nomina degli assessori l’accordo non c’è ancora del tutto.
Proprio sul tema assessori, c’è stato un duro attacco dell’opposizione.
Si è rimproverato al Sindaco di essersi presentato senza la sua squadra, qualcuno ha osato dire “un uomo solo”, qualche altro ha fatto riferimento che questa solitudine era probabilmente dovuta al fatto che non è da solo a decidere.
Come ampiamente era prevedibile, non poteva mancare il tema delle crisi idrica.
E’ stata depositata una formale richiesta per celebrare al più presto un consiglio comunale monotematico ed aperto sulla grave crisi che sta colpendo la città, che tra la notoria carenza di acqua, le continue rotture ed una distribuzione a macchia di leopardo, sta mettendo in ginocchio parecchie famiglie nissene.
La richiesta, è stata accolta, sul come e quando si terrà, non è dato però sapere nulla.
Alla fine ha giurato il Sindaco, quindi, da domani la macchina politica comunale è in moto, mancano solo gli assessori, roba non da poco, anche se qualcuno si nascondeva tra il pubblico o dietro le quinte, senza esporsi ovviamente più di tanto.
La serata è finita con le classiche foto e scambio di auguri.
Adesso, finiti festa e festeggiamenti, i cittadini si aspettano che si cominci immediatamente a lavorare.
Ai problemi discussi e ribaditi in campagna elettorale, purtroppo se ne è aggiunto uno che impone soluzioni ed interventi immediati, senza i quali la strada per la nuova amministrazione si prospetta molto ripida e che rischia di fargli perdere consensi e creare malumori tra la popolazione.
L’acqua è un bene primario ed anche se è poca, è giusto che anche quel poco venga distribuita a tutti, senza creare cittadini di serie A , di serie B e di serie Z.
A tutti va rivolto un grosso in bocca al lupo ed un buon lavoro. Ad Maiora