La foto di Fausto Coppi e Gino Bartali, mentre si scambiano la borraccia in una tappa del “Tour de France” del 1952, è da sempre stata considerata un esempio di fair play, un modello di lealtà e rispetto tra avversari. Coppi e Bartali sono stati avversari ma la loro storia sportiva va oltre il significato di quel gesto che è entrato nella storia, rivalità sportiva ma anche atteggiamenti di grande spessore umano. Nella narrazione popolare vi è un altro esempio. In una durissima tappa alpina Coppi aveva deciso di abbandonare il Giro in preda ai crampi, fu proprio Bartali a spronarlo, lanciandogli una palla di neve ed invitandolo a proseguire. Non si è mai ben saputo chi passò la borraccia all’altro o se il fatto della palla di neve sia vera, ma rimane il fatto che certi gesti di sportività fanno bene e sono grandi lezioni di vita per tutti. Ma torniamo a noi. Dopo mesi e mesi di chiacchiere, confronti e colpi di ogni genere, anche bassi, finalmente a breve si farà sul serio. Finita una delle più brutte campagne elettorali che si ricordi, prossimamente si insedierà il nuovo consiglio comunale e la nuova giunta. La tappa di avvicinamento non è stata una serena passeggiata ed ancora la squadra è da ultimare e, dai primi segnali, non sarà così semplice come qualcuno poteva ipotizzare all’inizio.
Quindi, indossino il vestitino buono, quello delle feste…e pronti partenza via. La prima tappa rischia però di non essere la classica festa di insediamento, c’è la prima asperità da affrontare, la nomina del presidente del consiglio e del suo vice, dove si misureranno le forze e si delineeranno probabilmente anche gli schieramenti, maggioranza ed opposizione, e sarà di certo un primo segnale importante. Il risultato della prima tappa, condizionerà sicuramente anche la seconda, la nomina degli assessori, quelli ancora non assegnati e quelli che potrebbero essere rivisti e modificati in funzione del risultato della prima frazione. Se però dobbiamo proprio dirla tutta, i cittadini in questo preciso momento, farebbero a meno di assistere a tutte queste “querelle”, che sanno più di regolamenti di conti interni, utili solo a loro e non certo alla città.
Certamente sarà importante avere un governo della città forte e coeso per poter affrontare tutta la legislatura e da subito la grave crisi idrica, che vede molti nisseni essere privati di un diritto l’acqua e che costringe, per disperazione, alcuni cittadini ad andarla a prenderla alla fontana, non quella fuori città, ma quella posizionata in pieno centro storico, sotto le finestre del Comune e a pochi metri da Caltaqua, che per salvaguardare l’immagine e il decoro, si è preferito riempire anziché dirottare quelle autobotti ed altre, a chi da settimane non riceve il preziosissimo liquido.
La foto della Signora è un’altra bella immagine della città.
Inutile ricordare le tante cose lette e sentite, frutto spesso di voci, molte non confermate, che una volta si sentivano solo nei bar e che adesso, grazie alla tecnologia, si leggono sui tanti messaggi “inoltrati” su whatsapp.
Il Fair Play però, a differenza di quanto avviene nello sport, dove certi atteggiamenti sono dettati da sportività, in politica ciò è impossibile. Nessuna borraccia si passa all’avversario se non per un preciso tornaconto, “do ut des”. Rarissimamente abbiamo assistito a voti dati dall’opposizione alla maggioranza e viceversa su alcune proposte, probabilmente sarà successo quando il voto contrario sarebbe stato un vero e proprio schiaffo alla città, anche se delle volte in passato è pure avvenuto. C’è comunque da sperare che, sistemati tutti i pezzi del puzzle, si lavori con un unico interesse, quello della città e dei suoi cittadini, giusto per mantenere fede a quanto pronunceranno in fase di insediamento “Giuro di adempiere le mie funzioni con scrupolo e coscienza, nell’interesse del Comune, in armonia agli interessi della Repubblica e della Regione”. Non resta che augurargli un buon lavoro, ricordando a tutti che son stati loro a chiedere di rappresentare la collettività per difendere esclusivamente gli interessi dei cittadini, valga per gli eletti e per i non eletti nominati. I nisseni, ovviamente quelli non legati da vincoli parentali, amicali o di devozione, insomma quelli liberi e che hanno veramente a cuore il bene della città, senza tornaconti personali, saranno sempre vigili e pronti a dire la loro in ogni sede, sia essa un social, una piazza, una commissione o un consiglio comunale aperto, sperando che non gli venga mai preclusa questa possibilità. Ad Maiora