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Autonomia differenziata, cosa rischia la Sicilia? Futura ne discute con l’economista Petraglia

Redazione 1

Autonomia differenziata, cosa rischia la Sicilia? Futura ne discute con l’economista Petraglia

Lun, 29/07/2024 - 10:50

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CALTANISSETTA . Cosa significa Autonomia differenziata? Cosa prevede la legge nr. 86 che l’ha definita? Come cambierà i servizi ed i nostri diritti di cittadini del Sud? Per rispondere a queste domande il gruppo politico Futura – Costruiamo insieme la città, organizza un incontro online che in parole semplici spiegherà l’argomento.

L’economista Carmelo Petraglia, docente all’Università degli studi della Basilicata, spiegherà i principali contenuti della legge nonché gli effetti e le ricadute sul territorio siciliano con un focus sulle aree interne. Petraglia è co-autore, insieme a Vittorio Daniele, del libro “L’Italia differenziata. Autonomia regionale e divari territoriali” di Rubettino editore.

“Con l’avvio della raccolta firme per l’indizione del referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata – spiegano da Futura – cresce l’esigenza di condividere i contenuti della legge n. 86 del 26 giugno 2024 con riguardo all’impatto che tale norma avrà sul Mezzogiorno d’Italia ed in particolare nel nostro territorio. Sanità, scuola e assistenza per i più fragili, rappresentano servizi essenziali che richiedono politiche perequative e unitarie affinché siano erogati in modo equo sul territorio nazionale. Con l’autonomia differenziata si creano, al contrario, le condizioni per aumentare i divari tra Nord e Sud e le disuguaglianze tra i cittadini del centro e della periferia.

La regionalizzazione del sistema scolastico, ad esempio, può tradursi in programmi diversi a seconda dei territori; a sistemi di reclutamento differenziati per gli insegnanti, facendo perdere alla Scuola il suo ruolo di generare uguaglianza. Peraltro gli investimenti nella Scuola negli ultimi 20 anni sono stati al meridione di gran lunga inferiori rispetto a quelli del Nord.

Con l’autonomia differenziata, indipendentemente dalla definizione dei LEP (Livelli essenziali delle prestazioni), si guarderà comunque alla spesa storica. Significa che le disuguaglianze saranno istituzionalizzate per il futuro. Se parliamo invece di Sanità basta ricordare come oggi, secondo dati della Corte dei Conti, si registrano circa 300 mila migranti sanitari dal Sud al Nord del Paese. Di questi più del 16 percento sono siciliani. In un sistema sanitario che potrà reclutare e pagare i medici in base alla ricchezza della Regione, non è difficile immaginare la difficoltà dei nostri ospedali nel reperire medici, fenomeno già esistente oggi. A questo si aggiunga che i divari infrastrutturali e tecnologici andrebbero ridotti facendo leva sui fondi strutturali anziché sui fondi perequativi che assolvono, questi ultimi, al dettato costituzionale”.

Il gruppo politico Futura – Costruiamo insieme la città, è impegnato nella raccolta firme per il referendum abrogativo della legge n. 86. L’incontro si terrà online giovedì 1 agosto alle ore 18 in diretta sulla piattaforma Teams, all’indirizzo https://teams.live.com/meet/9478798545202?p=u4u0gJSoflj4Rt92WA che è reperibile sulla pagina facebook di Futura. I partecipanti potranno formulare riflessioni, porre domande e avviare un dibattito utilizzando la chat o chiedendo di intervenire. E’ consigliato l’utilizzo del browser Chrome.

Ad introdurre la discussione sarà il consigliere comunale Armando Turturici. Alberto Sardo modererà gli interventi in video e in chat mentre le conclusioni saranno affidate a Giovanni Ruvolo e Paola Sanfilippo.