Tra pochi giorni la nostra amata Caltanissetta si ritroverà alla guida un nuovo sindaco. L’ultimo periodo non è stato facile, e tra clima teso, proposte e progettualità ho cercato di raccontare cosa farei per e con Caltanissetta, insieme a quanti mi sostengono, per poterla vedere nuovamente brillare, con orgoglio ed entusiasmo, perché amo la mia città, con tutto me stesso. L’ho dimostrato quando sono stato presidente al Consorzio Universitario e continuerei a dimostrarlo anche al Palazzo del Carmine, e ancora se la fascia tricolore non dovesse essere mia.
Dal mio canto, voglio fare i migliori auguri alla mia competitor Annalisa Petitto, e, oltremodo, desidero anche rivolgermi a quei cuori innamorati della nostra città, che vogliono veramente portarla a scalare le classifiche per qualità di vita e renderla non solo fonte attrattiva per altre comunità, ma anche un incubatore di idee, che ripeto, a mio avviso non hanno colore politico, ma se valide sono bene accolte, e di sentimenti pronti a rispettarla e a ridarle dignità.
Sono fermamente convinto che siamo tutti primi cittadini, che solo lavorando con abnegazione, passione e costruendo ponti di collaborazione e rispetto possiamo regalare alla nostra città mani forti con cui lavorare e gambe veloci per correre verso un futuro più responsabile, più equo e anche sostenibile.
Il cambiamento che avverrà non dovrà spaventare o dividere, ma dovrà essere occasione affinché ogni individuo che abita la nostra città possa sentirsi ascoltato, accolto; possa avere opportunità e un posto in cui vivere e non sopravvivere. E allora mi chiedo e chiedo a voi cittadini: “Come si può affrontare il cambiamento senza timori? Come possiamo scegliere la via giusta senza essere pervasi da dubbi o da influenze esterne? Come, noi cittadini, possiamo agire nel bene della nostra Caltanissetta?”
Insieme. Insieme con coraggio e perseveranza, avendo cura di non tradire la nostra libertà, i nostri valori, i nostri sogni. Ecco come possiamo affrontare i giorni che verranno: insieme.
Le lancette del tempo girano troppo veloci per permettere alla discriminazione, all’odio, all’incuranza, all’indifferenza e all’egoismo di prevalere. È tempo, invece, di riconoscere le potenzialità di cui la nostra città è plasmata e farne motore ruggente per vederla correre in pista e arrivare al traguardo, dove non sarà solo la nostra Caltanissetta a vincere, ma anche ognuno di noi. Sì, perché ogni nisseno, ogni straniero che abita le nostre vie è corridore attivo nella sua e nella vita di tutti: questo è essere comunità, fare comunità.
Andiamo a votare perché è un nostro diritto, è voce di una libertà che deve arrivare lontano e raggiungere i confini del mondo, per poi oltrepassarli e seminare voglia di fare, di crederci; di seminare vita.
Domenica e lunedì, scendiamo in campo e giochiamo la partita insieme, per poi continuare nei giorni che verranno, perché Caltanissetta ha bisogno di noi, ha bisogno di tornare a sorridere e noi, tutti insieme, riusciremo ad accendere di nuovo quel suo sorriso spento.