L’associazione “Caltanissetta Si Cura”, nata dal forte desiderio di alcuni cittadini di cercare di migliorare la qualità dei servizi sanitari sul nostro territorio, anche attraverso attività di ricerca, interrogazione o verifica come semplici cittadini, ha posto ai candidati sindaco per la corsa a Palazzo del Carmine nelle prossime elezioni amministrative, tre domande che di seguito riportiamo. I candidati sindaco hanno risposto dell’associazione. Riportiamo integralmente le loro risposte, pubblicandole con l’ordine di ricezione.
E’ vostra intenzione continuare sulla strada che, da oltre 20 anni, si sta percorrendo con Unipa, puntando ad un incremento dell’offerta formativa o se invece si intendono percorrere strade diverse, come ad esempio collaborazione con la Kore di Enna, che escluderebbe di fatto Unipa ?
Vi impegnate nel più breve tempo possibile a recuperare e a destinare l’ex Ospedale Vittorio Emanuele a sede universitaria per i corsi di Medicina e chirurgia e altro, locali momentaneamente occupati e non si sa per quanto tempo ancora dall’ASP con la Casa delle Comunità ?
E’ vostra intenzione continuare, favorire e spingere sulla strada che è stata intrapresa dopo la firma dell’accordo tra la Regione Siciliana e l’Università di Palermo, per potenziare il nostro Sant’Elia trasformandolo in un Ospedale Universitario, con tutti i vantaggi sia in termini di assistenza sanitaria e formazione, con tutto l’enorme indotto che si genererebbe ?
Alla scadenze del temine indicato l’associazione ha ricevuto le seguenti risposte, che pubblichiamo in ordine di ricezione.
Candidato Tesauro: “RISPOSTA ALLE DOMANDE DELL’ASSOCIAZIONE “Caltanissetta si Cura”
Rispondendo alle domande poste, intendo poter affermare che se dovessi avere l’onore di amministrare la città di Caltanissetta, è mia ferma intenzione e volontà continuare a lavorare per ampliare sempre di più l’offerta formativa , cosi come ho fatto negli ultimi tre anni in cui ho avuto il pregio di ricoprire la carica di Presidente del Consorzio Universitario di Caltanissetta. Ma ciò nella veste di Sindaco e quindi socio del consorzio.
Inoltre ritengo, sia errato escludere a priori eventuali collaborazioni con altre ingente da dover pagare e cioè circa 100.000,00, l’anno per entrambi , ma melius re perpensa sembrerebbe che finalmente il comune dopo molto tempo che lo chiediamo a gran voce, si stia convincendo di cederli a titolo gratuito, come per esempio avviene a Trapani che ha concesso diversi locai all’ università di Palermo a titolo gratuito già da diverso tempo, ottenendo così circa 15 nuovi corsi universitari degli ultimi tre anniIn merito all’ospedale Vittorio Emanuele , in calce alle azioni populistiche, mi sento di prendere impegno affinchè i locali siano visionati da personale tecnico della università di Palermo così da poter verificare la compatibilità del bene con i requisiti richiesti dalla università e poter istituire o trasferire corsi universitari in quel bene .
A tal fine, avevo individuato anche la Banca d’Italia, ma dopo profuso impegno, con la finalità di poter istituire dei nuovi corsi in centro storico in questo palazzo in disuso, non si è potuto concludere la acquisizione, per motivi legati alla incompatibilità della struttura rispetto ai richiesti requisiti universitari.
Infine in merito all’avvio della istituzione dell’ A.O.U. ( azienda ospedaliera universitaria ) mi pregio di aver interloquito sia con la università di Palermo che con la regione siciliana per elaborare un protocollo d’intesa che è stato siglato qualche messe addietro e conseguenzialmente pubblicato nella gazzetta ufficiale .
Sono certo che coniugare assistenza e didattica all’interno dell’Ospedale S. Elia sia il percorso più efficace per aumentare l’offerta formativa e sanitaria per il nostro territorio .
Avere una struttura ospedaliera ove svolgere specifiche ed essenziali attività e didattica , necessaria a garantire la funzione dell’A.O.U. quale sede di corsi di specializzazione e clinicizzazione, credo fermamente che sia la vera svolta per la nostra sanità locale e non solo .
Da questo virtuoso progetto la città avrebbe ritorno anche in termini di indotto economico e sociale basti pensare che gli specializzandi potranno continuare a studiare in città, nonché alla economia che una azienda ospedaliera può avviare con questo importantissimo indotto, nonché per tutta la utenza che graviterebbe nel nostro Ospedale nisseno.
Augurandomi che su questi temi, si possa trovare finalmente sinergia tra tutte le istituzioni di qualunque livello, rimango convinto che, l’università e la sanità sono tra i volani più importanti per il rilancio socio economico del nostro territorio.”
Candidato Riggi: “In merito ai quesiti posti dal Vs. associazione in merito alle problematiche cogenti la sanità della città di Caltanissetta la posizione di Forza del Popolo è la seguente:
E’ ferma intenzione continuare nella collaborazione con L’Università di Palermo al fine di incrementare l’offerta formativa ampliando così la platea dei beneficiari. Il ns. partito per convinzione politica propende sempre per una scelta pubblica di quelli che sono i servizi indispensabili dei cittadini ossia: Sanità, Acqua, elettricità, etc etc. Trent’anni di gestione privata dei suddetti servizi, dietro un’apparente maggiore efficienza, hanno lasciato il campo alla speculazione ed arricchimento dei soliti noti, aumentando i disservizi ed i costi a carico dell’utenza. A questo non si è affrancata neanche la sanità che ha visto crescere esponenzialmente i costi ma parimenti tagliare i servizi. Pertanto noi lotteremo sempre per una sanità pubblica accessibile a tutti.
tale collocazione permetterebbe, oltre che agli indubbi vantaggi in tema di salute pubblica, la rinascita di una zona di Caltanissetta altrimenti destinata ad un progressivo ma inesorabile abbandono.
Candidato Petitto: Risposte alle vostre domande:
Candidato Failla:
Noi siamo assolutamente favorevoli alla continuazione del rapporto ventennale con l’università di Palermo, che è un’università pubblica, che rilascia un titolo valido a tutti gli effetti, questo fermo restando la validità della Kore. In ogni caso rimarremmo comunque dipendenti da un’università quindi a questo punto meglio esserlo di un’università pubblica, implementando il numero di corsi di studio. Fermo restando che la Kore rimane un soggetto di riferimento all’interno di un territorio che geograficamente comprende la centralità di Caltanissetta ed Enna. Noi comunque vogliamo essere propositivi e sarebbe opportuno valutare future partnership con l’Ateneo ennese specie per i corsi di specializzazione per il sostegno che oggi rappresentano uno dei business principali della Kore.
Premesso che una delibera approvata anni fa ha già vincolato quei locali a sede di corso di laurea in Medicina e Chirurgia, cosa che non è mai stata realizzata, è ferma intenzione da parte nostra realizzare quanto era stato già previsto e deliberato. Questo permetterebbe inoltre di rivalorizzare una zona di Caltanissetta che ha una sua valenza storica e che in questo momento è marginale rispetto alle altre zone della città.
Quello su cui bisogna insistere è intanto che l’ospedale Sant’Elia, attualmente Dea di II livello solo sulla carta, lo diventi realmente. L’ospedale va potenziato migliorando l’offerta sanitaria e le specialità. Se ospedale universitario vuol dire diventare una succursale del Policlinico di Palermo noi non siamo d’accordo. I nostri deputati devono assumersi la responsabilità di spiegare alla città come stanno le cose veramente ed essere chiari su ciò che al momento è fattibile e ciò che non lo è, anche sulla scorta di quanto dichiarato dall’assessore Giovanna Vola. Una cosa è certa: la salute del cittadino deve essere al primo posto e vanno cercate le soluzioni affinché ai nisseni sia garantita un’offerta sanitaria pari a quella di cui usufruiscono gli utenti dei grandi centri del Nord.
Candidato Gambino:
Abbiamo già avviato proficue trattative con l’università di Palermo per potenziare ulteriormente l’offerta formativa rivolta agli universitari. Grazie ad una convenzione stipulata faremo in comodato d’uso gratuito a Unipa ulteriori locali presenti in centro storico dove verranno istituiti i nuovi corsi universitari.
Sappiamo tutti benissimo che la presenza della Casa della Comunità all’interno dell’ex ospedale Vittorio Emanuele è legata ai lavori di ristrutturazione di Via Malta. Come abbiamo già dichiarato diverse volte, una volta che il piano terra di tale struttura verrà liberato diventerà anch’esso sede universitaria.
Ricordiamo che il primo e il secondo piano del Vittorio Emanuele risultano al momento inagibili.
All’interno dell’area Vasta il nostro presidio ospedaliero gioca un ruolo di enorme importanza riuscendo a soddisfare un enorme bacino d’utenza. La vocazione del nostro ospedale è per centralità e competenze quella di diventare punto di riferimento e fiore all’occhiello della sanità nel centro Sicilia.
Ringraziamo i candidati, Tesauro, Riggi, Petitto, Failla e Gambino, che hanno gentilmente risposto ai nostri quesiti, utili anche per completare il quadro delle domande poste in questi giorni nei vari confronti.
Firmato
Pres.Sergio Cirlinci, Vice Pres.Rita Capraro, Segr.Adriana Marotta.