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Il 18 giugno a “San Caloriu” di Naro e a Petralia (di Salvatore Vaccaro)

Redazione

Il 18 giugno a “San Caloriu” di Naro e a Petralia (di Salvatore Vaccaro)

Mar, 18/06/2024 - 20:28

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Nel giorno di 18 giugno, pochi mussomelesi con la macchina ci vanno ancora alla Chiesa di “San Caloriu di Naru”, ma molti, tanti anni fa, ci andavano addirittura a piedi, sia per entrare e scenderci nella grotta del santuario di “nieuru di Caloriu” e per parteciparvi sempre alla processione di quella dolce statua. Alcuni ne parlano di quel Santo, primo nato nella Calcedonia dell’Asia Minore, nel 466 d.C., e poi andandoci dappertutto in quella Sicilia nella zona centrale di quel tempo da Eremita, e forse pure a Naro, e soprattutto poi alla fine sul Monte Kronio di Sciacca, in cui vi morì, da quasi cent’anni, nel 18 giugno del 561 d.C.. Anche lì sopra, c’è una Chiesa di San Calogero a Sciacca, su quella collina, e con una meravigliosa statua di marmo rarissimo “bianco” e che risale allo scultore del figlio Antonello Gagini, del 1536. La statua di Naro si dice, invece, che fu fatta da una certa Frazzatta, nel 1556, ma che in quella grotta del santuario c’è una rarissima pittura sulla pietra del muro, molto bella ed antichissima, e, come dice qualcuno, risalerebbe nel periodo degli arabi attorno a mille anni fa! Pochissimi da noi sanno che c’è pure sempre a quel “diciotto giugno” anche alla loro festa e con una solenne processione a “San Calò” a Petralia Sottana, e che lo chiamano pure quel “ddu beddu vecchiu”. Ci andarono tantissimi anni fa da noi? Chissà. Però quella statua è bellissima e fu fatta, a quei primi vent’anni del 1600, e guarda caso proprio dallo scultore “Fra Umile di Petralia”, e di cui molti sanno lo stupendo di Crocifisso alla nostra Chiesa dei Monti dal “Fra Umile” di quel periodo di 400 anni fa, anche se fu, purtroppo, un po’ modificata dal Biangardi. Non mancano mai altre statue di questo bel buono di “Caloriu”, sia ad Agrigento, a Porta Empedocle, a Campofranco, ed in altre zone, nel mese di luglio. A Mussomeli ce ne sono due statue, quella conosciutissima dalla Chiesa di San Giovanni e con la nostra festa e la processione nella fine di agosto. Ma l’altro si trova pure nella Chiesa dei Monti, ed è quasi uno sconosciuto, un po’ più piccolo, ma non c’è quel suo viso nero, ed è molto particolare e forse più antico. (Salvatore Vaccaro)