politica

Elezioni. “Astensionismo, è sempre colpa dei cittadini ?”

“Se tu non ti occupi di politica, la politica si occupa di te”, così scrisse Ralph Nader, avvocato, saggista, attivista e politico statunitense.
Che molta gente non vada a votare, è purtroppo un dato oggettivo.
Molti possono essere i motivi e spesso non è per libera scelta.
Capita di ritrovarsi con il documento d’identità scaduto, di non trovare la scheda elettorale o di averla piena, o aver cambiato la residenza, e fin qui non resta che recitare il “mea culpa” e scegliere tre il recarsi al comune o il non votare, lasciando al proprio senso civico il prevalere della scelta.
Capita però che il cittadino, che la sera prima ha ben controllato documento d’identità e scheda elettorale, si alza presto la mattina, così pensa “mi sbrigo con il fresco”, e si reca al seggio, abbia difficoltà a votare.
Dopo che finalmente si sente fiero ed orgoglioso di poter esercitare il proprio diritto, arriva l’amara sorpresa.


“Guardi che lei ha sbagliato sezione”, si sente dire dallo scrutatore, e subito dopo “ma in quale sezione vota lei”… “mi dia questa scheda”, altra voce, come a dire, “ma sa leggere ?”.
Dopo che gentilmente si fa notare che ancora si è in pieno possesso di certe facoltà cognitive, finalmente si scopre che a sbagliare non sei tu, ma la “casa madre”….il Comune.
Allora scendi all’ufficio elettorale, fai la tua fila e finalmente scopri che “si ha ragione, abbiamo rimodulato le sezioni”.
Tiri un sospiro di sollievo, capisci che non necessiti di accompagnamento o similare e ritiri la tua nuova scheda con l’indirizzo dove recarti a votare.
Finalmente, dopo aver anche fatto, in alcuni casi anche due rampe di scale, fortunatamente ancora deambuli bene, eserciti il tuo diritto di voto e soddisfatto te ne torni a casa.
Tutto bene quel che finisce bene, ma quanti al posto di questo cittadino, magari per altri impegni o perchè non se la sentono di fare tutta questa trafila, decidono di lasciar perdere e di non votare ?
Penso parecchi, ma se anche fosse uno soltanto non è giusto.
Ad onor del vero c’è da dire che, in questo caso, tempo addietro si è provveduto a pubblicare nei siti del Comune le variazioni di sezioni, ma si pensa veramente che una pubblicazione metta al riparo il cittadini da questi inconvenienti ?
Molti cittadini vengono spesso multati per non aver comunicato dati o variazioni agli enti preposti, mai avviene il contrario, perchè loro si son messi in regola pubblicando le variazioni.


Quando si effettua un cambio di residenza o, come in questo caso, si rimodulano le sezione, non penso sia così complicato per un ente, notificare tramite una semplice lettera il nuovo certificato o quantomeno indicare la nuova sezione elettorale.
Riceviamo spesso lettere o raccomandate per tante altre cose, anche per pagamenti, alcune volte non dovuti, sarebbe quindi, a rigor di logica, comunicare anche questo.
Chiamasi rispetto per il cittadino o semplicemente prendersi cura di lui ed evitargli perdite di tempo e lungaggini inutili, che possono contribuire, in piccola parte all’astensionismo.
Resta da augurarsi che si provveda, partendo anche da queste piccole cose, che per molti non sono per niente piccole, ma che dimostrerebbero quel tanto decantato rispetto verso i cittadini a cui poi si chiede il voto. Ad Maiora

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