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Due premi Nobel, un bibliotecario, l’esperta del silenzio: chi sono i 7 autori delle tracce della Maturità

Ungaretti e Pirandello, pilastri della letteratura italiana del ‘900, ma anche l’ex senatrice e scienziata, Rita Levi Montalcini, o nomi più di ‘nicchia’ come Giuseppe Galasso, Maria Agostina Cabiddu, Nicoletta Polla-Mattiot e Maurizio Caminito: sono le figure con cui i 526mila maturandi si confrontano nella prima prova degli esami di Stato. Che sia scelta l’analisi del testo, il testo argomentativo o il tema d’attualità, il “faccia a faccia” virtuale tra gli studenti e gli autori delle “tracce” ha una durata di circa 6 ore: quanto basta, insomma, per uno scambio di idee e saperi tra generazioni. Ecco chi sono i nomi dei sette “big” con cui i maturandi si confrontano per la prova di italiano.

GLI EVERGREEN: UNGARETTI E PIRANDELLO – La tipologia A delle prove riguarda l’analisi del testo poetico. E quest’anno sono stati scelti due autori di spicco del Novecento con due opere non scontate. Il primo è Giuseppe Ungaretti, con la poesia “Pellegrinaggio”, tratta dalla raccolta “Vita di un uomo”, offre una testimonianza dell’esperienza della guerra, vissuta in prima persona come soldato. Il poeta precursore dell’Ermetismo infatti nel 1914 si arruolò volontario durante la Prima guerra mondiale e fu mandato a combattere sul Carso. Il secondo autore è il premio nobel per la letteratura (nel 1934) Luigi Pirandello, con un estratto dai “Quaderni di Serafino Gubbio operatore” che rappresenta un invito a riflettere sul rapporto tra uomo e macchina nell’era del progresso tecnologico. Pirandello, oltre che poeta e scrittore è considerato tra i più importanti drammaturghi del XX secolo.

GLI ESPERTI DI DIRITTO, PAESAGGIO, CULTURA E.. SILENZIO – Sono tre i brani e gli autori scelti per la tipologia B, “analisi e produzione di un testo argomentativo”, che affrontano temi di attualità. Il primo, tratto da “Storia d’Europa” è di Giuseppe Galasso, e analizza il concetto di “guerra fredda” e il ruolo dell’equilibrio del terrore nella seconda metà del Novecento. Galasso è stato uno storico, giornalista e politico italiano, esponente del Meridionalismo. Tra le fila del Partito Repubblicano Italiano, è stato deputato alla Camera e sottosegretario al Ministero dei Beni Culturali e Ambientali. La legge per la protezione del paesaggio porta il suo nome.

Ed è anche il tema della seconda traccia, a firma di Maria Agostina Cabiddu, che si concentra sul “valore del patrimonio artistico e culturale” ed è stato pubblicato sulla Rivista dell’Associazione Italiana dei Costituzionalisti. Cabiddu è infatti una costituzionalista ed anche ordinario di Istituzioni di diritto pubblico presso la Facoltà di Architettura e società del Politecnico di Milano, dove attualmente insegna Diritto amministrativo; Diritto urbanistico e Diritto ambientale. E nella traccia scelta si sostiene appunto che il patrimonio artistico e culturale italiano dovrebbe essere tutelato a livello costituzionale, allo stesso modo del paesaggio”, in quanto elemento fondamentale per la formazione dell’identità nazionale.

Terza traccia per l’analisi del testo argomentativo è tratta da “Riscoprire il silenzio” di Nicoletta Polla-Mattiot, ed è in sostanza una riflessione sul valore del silenzio in un mondo sempre più rumoroso e frenetico. Giornalista e saggista, dirige il mensile del Sole24Ore, dedicato ai temi del luxury, “How to Spend” ma è anche fondatrice- non a caso- dell’ “Accademia del silenzio”. Accanto all’attività giornalistica, ha infatti sviluppato un’attività didattica e di ricerca sul linguaggio non verbale e il silenzio come “strumento e tecnica di comunicazione”.

LA PREMIO NOBEL PER LA MEDICINA CON L’AMANTE DEI LIBRI – Infine, la tipologia C delle prove scritte, la trattazione di un tema su un argomento di ordine generale, attinto al corrente dibattito culturale, propone due spunti di riflessione. Il primo, tratto da “Elogio dell’imperfezione” di Rita Levi-Montalcini, invita a valorizzare l’imperfezione come stimolo alla crescita e al miglioramento. Il secondo, di Maurizio Caminito, è intitolato “Profili, selfie e blog”, è un brano tratto da uno scritto 2014 a sempre attualissimo in cui si analizza il cambiamento della scrittura diaristica nell’era digitale, mettendo in luce le potenzialità e rischi. Se Rita Levi- Montalcini è nome noto- scienziata, neurologa ed ex senatrice scomparsa nel 2012, insignita del premio Nobel per la medicina (nel 1986)- meno conosciuto è Caminito, bibliotecario e scrittore.

È ex direttore della Biblioteca Centrale per Ragazzi di Roma, fino al 1996, si è poi è occupato come Direttore del Sistema bibliotecario della capitale. La sua carriera è continuata nell’insegnamento, dal 2008 al 2014 tenendo corsi legati alla Bibliografia dell’Università della Tuscia e poi informatica per gli archivi alla Sapienza. Dal 2017 ricopre il titolo di presidente per il Forum del Libro.

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