Salute

Ballottaggio. Le riflessioni degli ex sindaci Messana e Campisi: “Con la vicinanza del governo centrale e regionale Tesauro potrà far bene per Caltanissetta”

Redazione

Ballottaggio. Le riflessioni degli ex sindaci Messana e Campisi: “Con la vicinanza del governo centrale e regionale Tesauro potrà far bene per Caltanissetta”

Ven, 21/06/2024 - 16:42

Condividi su:

Amministrare una città non è mai impresa semplice, ancor più se parliamo di una Citta come Caltanissetta, splendida cittadina dell’entroterra sicili8ano, con mille belle e spesso con un potenziale mai espresso. Le classifiche sono impietose, ma sicuramente, i danni provengono da lontano, ed in ogni caso le amministrazioni che si sono susseguite hanno trovato le loro difficoltà nella conduzione della “Cosa pubblica”. Nessuno ha la bacchetta magica, ma amministrare anche con la logica del “buon padre di famiglia” è una delle prerogative di chi amministra. Due amministratori, due ex sindaci, Salvatore Messana e Michele Campisi, alla vigilia del ballottaggio a Caltanissetta, sono più che mai convinti che Governo centrale e regionale possono dare una grande mano alla rinascita e crescita di Caltanissetta e dal momento che parliamo di governi di centrodestra, il candidato sindaco Tesauro avrebbe un vantaggio nell’azione amministrativa. Di seguito le riflessioni dei due ex sindaci, Messana e Campisi che hanno amministrato la Città per ben tre mandati, due consecutivi Salvatore Messana , dal 1999 al 2009, e Michele Campisi dal 2009 al 20014.

Salvatore Messana

“Sono stato 2 volte candidato da una colazione di 8 partiti della allora coalizione dell’Ulivo. Erano partiti molto diversi tra loro, dall’UDEUR a Rifondazione Comunista. Il rapporto con formazioni politiche così diverse ma unite da un progetto politico locale elaborato insieme e condiviso e dalla possibilità di un rapporto con i Governi regionale e nazionale del tempo, – ricorda Salvatore Messana farmacista e componente della Agenzia Europea del Farmaco (EMA) in rappresentanza dei Farmacisti e medici europei – hanno permesso alla città una stagione di investimenti, attività sociali e culturali e anche la realizzazione di progetti che erano stati avviati dalle precedenti amministrazioni Mancuso e Abbate e che io ho ritenuto di proseguire nell’ottica della continuità amministrativa e della rappresentanza collettiva che un Sindaco deve sempre tenere presente. I cittadini hanno capito il mio impegno e la mia chiara proposta politica e nella seconda tornata elettorale mi hanno premiato con la vittoria al primo turno. Oggi quell’area politica non è rappresentata nelle elezioni comunali. I movimenti civici possono essere una grande risorsa della politica ma quando si sostituiscono integralmente ai partiti politici, spesso ne mutuano le peggiori prassi, senza offrire all’elettore una identità chiara. I partiti politici sono i soggetti costituzionalmente previsti nei quali gli elettori possono riconoscersi per visione politica e progetti. I cittadini possono a volte votare anche i simboli quando non si riconoscono nelle persone. Aver voluto da parte di una candidata a tutti i costi eliminare i simboli partitici e da parte di alcuni partiti avere accettato questo dictat è stato a mio avviso un grave vulnus delle attuali elezioni comunali di Caltanissetta. Per questa ragione non mi sono riconosciuto nel progetto di Annalisa Petitto, pur stimando molti dei protagonisti, e ritengo più coerente e chiara la proposta di Walter Tesauro che potrà anche godere di una comune visione con i Governi Regionale e Nazionale. Il mio auspicio politico è che all’interno delle coalizioni assumano maggior peso le forze politiche europeiste, riformiste e moderate, anche richiamantesi alla dottrina sociale della Chiesa e che il Governo locale sappia elaborare proposte che riportino all’attenzione dei Governi, del Parlamento e dell’attenzione pubblica la gravissima crisi economica e sociale che la nostra comunità sta vivendo. Caltanissetta ha bisogno dell’impegno di tutti – conclude Salvatore Messana – , le elezioni sono un momento di confronto che non deve mai sfociare in una battaglia alle persone. Caltanissetta merita una classe dirigente adeguata alle difficoltà del momento e l’auspicio che esprimo è che chi ci rappresenterà sappia coinvolgere quanti hanno a cuore la nostra storia e il nostro futuro”.

Anche l’ex sindaco Michele Campisi, Dottore commercialista revisore contabile , Docente di Economia di Azienda e attualmente revisore dei Conti presso il Comune di Trecastagni, affida alla nostra redazione una sua riflessione.

Michele Campisi

“Il compito del Sindaco è tra i più complessi. Deve essere in grado di tradurre la propria impostazione Politica (nel senso più alto della parola), – afferma Michele Campisi – in azioni amministrative, spesse volte di immediato effetto sui Cittadini.

Deve, quindi, essere un elemento di raccordo tra l’apparato politico che lo sostiene e l’apparato burocratico, facendo sì che quest’ultimo assicuri alla cittadinanza i servizi attesi, per i quali paga le tasse. Per compiere questo lavoro, non è quindi sufficiente essere un attore della mediazione politica, ma è necessaria una perfetta conoscenza delle norme giuridico amministrative. In questo difficile esercizio di diverse abilità, potrà ritrovarsi nella condizione di dire di No, nel qual caso dovrà essere in grado di spiegarne le ragioni per far sì che il cittadino percepisca sempre il suo agire nel compimento di un servizio e mai in un potere.

La mia Amministrazione viene spesso intesa come “Tecnica”, e la si associa esclusivamente agli obiettivi di equilibrio di bilancio che abbiamo, con grandi sacrifici della nostra azione politica, conseguito, provvedendo a garantire solidità e possibilità di agire alle Amministrazioni Successive.

Non condivido questa definizione, che seppur lusinghiera, non restituisce la filosofia e la dimensione dell’azione politico amministrativa che abbiamo posto in essere, nel pieno rispetto delle competenze e capacità di tutti quanti vi hanno collaborato; Assessori, Consiglio Comunale e Dirigenti.

La mia Amministrazione è stata invece contraddistinta da una visione strategica, finalizzata a tutelare e valorizzare i punti di forza, geografici, demografici, architettonici ed urbanistici, istituzionali, infrastrutturali ed accademici:

Una visione in cui il concorso di diverse risorse di altissimo livello professionale ha altresì contribuito a creare una scuola di classe dirigente, della quale faccio menzione, uno per tutti dell’Assessore Andrea Milazzo, che ancora oggi non fa mistero di sentirsi legato alla nostra esperienza, professionista che fin dalla fine del mandato amministrativo, è stato ricercato in diverse esperienza istituzionali e private, ove ha pienamente conseguito tutti gli obiettivi, riqualificando e spesso conducendo alla salvezza ed eccellenza le realtà in cui ha operato. Ricordo una per tutte la statizzazione del Conservatorio Vincenzo Bellini di Caltanissetta, che da strutture Accademica di livello legata al destino delle limitate risorse del Libero Consorzio, gode oggi di luce propria, portando cos’ a termine uno degli obiettivi della nostra Amministrazione, ove la possibilità di attivare strutture del sistema universitario con sedi legali a Caltanissetta, svincolate dalla dipendenza da altri Atenei era un sogno che abbiamo perseguito pervicacemente.

Non credo nell’onda del civismo che trova il suo humus naturale nella futile critica, nell’autoreferenzialità di requisiti culturali e morali, nella voglia di occupare spezi altrimenti mai meritevolmente raggiungibili attraverso una corretta competizione politica fondatasi sui FATTI.

Il collegamento politico , la necessità di dialogare con la regione o con la deputazione nazionale è alla base della crescita di una collettività, e quindi dell’Ente Locale che la amministra. Per Walter Tesauro e per l’intera comunità nissena sarebbe un grande vantaggio.

Io sono un moderato di Centro Destra, e la mia formazione mi spinge verso il candidato di centrodestra Walter Tesauro e benché quella Casa abbia mostrato grande disattenzione nei riguardi della Nostra esperienza amministrativa e degli Uomini e donne che la hanno composta, privandosi di un patrimonio competenziale e politico che ad oggi ritengo a ragione di causa, ineguagliato, rimango tale, non lasciandomi sedurre dalle lusinghe di trovare altrove, contesti ben più ospitali ed accoglienti.

Auspico che i Cittadini di Caltanissetta mettano da parte simpatie ed antipatie, e votino il nuovo Sindaco – conclude Michele Campisi – valutando i programmi e le effettive possibilità di conseguirli. Auguro ai miei Concittadini buon voto.