Salute

Ballottaggio a Caltanissetta, “The day after”

Sergio Cirlinci

Ballottaggio a Caltanissetta, “The day after”

Mar, 25/06/2024 - 17:46

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Chi non ricorda il film di fantascienza del 1983, nella prima parte veniva descritta una guerra nucleare, mentre nella seconda, si assisteva alle scene dei sopravvissuti e delle conseguenze catastrofiche della guerra termonucleare.
“Il giorno dopo” è arrivato anche a Caltanissetta, fortunatamente stiamo parlando di questioni politiche non belliche.
Anche questo, “Day After Nisseno”, è un film in due parti, nella prima parte, soprattutto in queste ultime settimane, abbiamo assistito ad una delle peggiori campagne elettorali che si ricordi, la seconda è in via di sceneggiatura, si spera prevalga la serenità necessaria per ben governare.


C’è da augurarsi, per il bene esclusivo della città, che di queste giornate si faccia esperienza e che in futuro si sappia preventivamente frenare certa gente, che ha reso questo periodo ricco, si fa per dire, di colpi bassi, con atteggiamenti ambigui, poco chiari o consoni ai certi ruoli, con parole dette chiaramente, parole “mozzicate” o non dette e alcune volte poi rimangiate o rinnegate.
Probabilmente si sarebbe dovuto intervenire, stoppando nel nascere certe esuberanze o comportamenti, ma probabilmente essendo troppo impegnati non ci si è accorti di certi comportamenti sui social o per strada, o, non lo si vuol pensare, più semplicemente si è lasciato fare, mandato in avanscoperta i più temerari, che pur di farsi belli, hanno fatto e fatto fare figure pessime e qualcuno magari ne pagherà personalmente le conseguenze.


Così come anche Gruppi social, anonimi o quasi, nati dal nulla, profili palesemente falsi, utilizzati con l’esclusivo scopo, politico, di attaccare ed in alcuni casi denigrare gli avversari, e non solo politici.
Condannare i social sarà per molti l’occasione buona per rinforzare la propria antipatia verso questa piazza virtuali, che però piacciono a corrente alternata. Se scrivono quel che piace leggere, allora vanno bene, in caso contrario sono da zittire.
Comunque “bando alle ciance, squillino le trombe” e diamo il benvenuto all’83° sindaco di Caltanissetta nella persona di Walter Tesauro, forte dell’appoggio di Forza Italia, Noi Moderati, Giovanna Candura-Riprendiamo il Cammino, Lega Salvini-UDC, Fratelli D’Italia, Azzurri per Caltanissetta e Democrazia Cristiana ha battuto la concorrente, ottenendo 10.610 voti con una percentuale del 52,36%, contro i 9.654 con una percentuale del 47,64% dell’avversaria, Annalisa Petitto.
Dopo ii festeggiamenti, si dovrà passare dalle parole ai fatti.
Non sarà la classica passeggiata di salute, di problemi irrisolti sulla scrivania ne troverà parecchi.
La più urgente da affrontare sarà sicuramente la crisi idrica, che rischia di mettere in ginocchio attività commerciali, ricettive ed agricole, oltre a far lievitare i costi delle famiglie costrette a ricorrere alle autobotti, quando si trovano, pagando una maggiorazione dovuta proprio alla carenza di pozzi e sorgenti, spero non a speculazione.
Le tante criticità da affrontare e risolvere le abbiamo sentite enunciare dagli stessi candidati in queste settimane, meno quando parlava l’ex sindaco, che le descriveva ormai in via di risoluzione, vedi piscina.
Peccato, per lui, che il 70% dei nisseni non gli abbia creduto, scegliendo il cambiamento e non la continuità.
Attenzione ai cambiamenti però.
“Mai buttare l’acqua sporca col bambino dentro”. Saggezza popolare insegna che è sbagliano azzerare tutto, senza distinguere tra quello da scartare o quello da salvare.
Insomma si recuperi quel che di buono è stato fatto, se è il caso si perfezioni, si abbandonino invece idee e progetti che nulla hanno o potrebbero portare di buono alla collettività, si evitino insomma sprechi di denari, i nostri, la situazione economica non lo consente, ma ci si concentri su progetti ed idee che realmente agiscano nel breve da volano per la tanto vantata rinascita. Si punti in primis ad incrementare i corsi universitari, si porti avanti il protocollo d’intesa tra Unipa, Regione ed Asp per trasformare il Sant’Elia in ospedale universitario o come lo si voglia chiamare.
Da questi due punti bisognerebbe partire per favorire il rinascere dell’economia in centro storco e non solo, con tutto l’indotto che da essi si può generare.
E’ chiaro che bisogna avere anche una visioni di futuro, allora si predispongano da subito tutti i progetti annunciati, anche perchè sappiamo che oltre a richiedere del tempo, potrebbero essere bocciati o ritenuti non idonei, Progetto Reboot docet, 60 milioni persi.
Auspichiamo anche una proficua collaborazione tra cittadini ed istituzioni, sperando che questa nuova amministrazione, consiglio comunale compreso, non veda nei cittadini, che osano criticare il loro operato, ovviamente con educazione e rispetto, dei nemici da mettere a tacere usando mezzi più o meno legali o leciti.
A noi cittadini non resta che fare i migliori auguri di buon lavoro, perchè dal loro buon lavoro dipende il nostro oggi, il domani, nostro e delle nuove generazioni. Ad Maiora