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Assoviaggi, rincari e guerre non fermano i viaggi degli italiani: sono 4 milioni gli italiani in movimento con le agenzie d’estate

Inflazione, aumenti tariffari e guerre non hanno fermato la voglia di viaggiare degli italiani. E anche tra questo giugno e agosto saranno circa 4 milioni quelli che si metteranno in viaggio grazie ai servizi delle Agenzie di viaggi, per un aumento complessivo delle prenotazioni del +3,5% rispetto all’estate 2023.

Un risultato in crescita, anche se agli ottimi risultati dei primi quattro mesi dell’anno (+9,5% sul 2023) è seguito un periodo di rallentamento, sotto le attese delle imprese del turismo organizzato. Emerge dall’indagine di Assoviaggi Confesercenti, realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze, su un campione di 671 agenzie di viaggio.

In base alle indicazioni degli imprenditori, il volume di affari della prima parte dell’anno dovrebbe chiudere in positivo, con una crescita stimata del +9,5%, con risultati al di sopra della media per il Nord Est e il Centro. Ma l’andamento è stato a velocità alternata: una fase iniziale sostenuta da una robusta domanda di viaggi leisure a cui ha fatto seguito una netta decelerazione della domanda nei mesi di maggio e giugno. I viaggi leisure dovrebbero incidere per circa il 60% sul totale del volume di affari, mentre la quota derivante dalla vendita dei servizi di trasporto e di altri servizi turistici dovrebbe attestarsi al 18%, il business travel al 14%, seguito dall’8% delle polizze assicurative Un aumento moderato delle richieste è stimato anche per il periodo estivo, ma non sui livelli attesi dalle imprese del settore.

Una quota consistente delle prenotazioni per l’estate è stata inoltre registrata con l’advanced booking nei primi quattro mesi dell’anno, mentre nei mesi di maggio e giugno si è manifestato un rallentamento della domanda. Si rileva un calo di interesse soprattutto verso il mare italiano, oltre che un aumento di richieste verso destinazioni del breve raggio per contenere i costi del trasporto, ma soprattutto verso le mete vicine con un’offerta competitiva.

“Siamo fiduciosi che il 2024 possa rappresentare un punto di svolta decisivo per le imprese operanti nel settore del turismo organizzato”, commenta Gianni Rebecchi, presidente di Assoviaggi Confesercenti. “Dopo anni di sfide senza precedenti, l’obiettivo è quello di vedere un rinnovato slancio e una ripresa robusta che possano riportare il settore ai livelli pre-pandemia, e magari anche oltre. Stiamo lavorando assiduamente per innovare l’offerta e migliorare l’esperienza del viaggiatore e per rafforzare le collaborazioni con i fornitori. Tuttavia, ci preoccupa il rallentamento delle prenotazioni degli ultimi mesi, un segnale che a nostro avviso va monitorato attentamente: il rischio è che l’aumento dei prezzi, a partire da quelli dei trasporti e dei servizi turistici ma non solo, possa portare a una contrazione della domanda”. 

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