Si è appena conclusa l’ultima esperienza di mobilità che ha visto impegnati, per una settimana, dieci studenti della Scuola “G. Carducci” di San Cataldo, accompagnati dalle professoresse Monica Dellutri e Giuseppina Baglio. Le ragazze e i ragazzi partecipanti sono stati selezionati tramite un bando interno rivolto a tutti gli studenti delle classi terze dell’Istituto.
Gli alunni, ospitati da famiglie spagnole, hanno avuto l’opportunità di conversare in lingua inglese, di conoscere le abitudini locali, di visitare una scuola spagnola e di partecipare alle attività didattiche organizzate dalle classi ospitanti, apprendendo così anche le regole di una didattica altra.
Nel corso della settimana, in attuazione del programma concordato e condiviso con la scuola IES “Sucro” di Albalat de la Ribera, Valencia – Spagna, sono state organizzate diverse attività alle quali i ragazzi e le ragazze hanno partecipato attivamente e con entusiasmo.
Gli studenti della Scuola di San Cataldo hanno visitato i centri storici di Albalat e di Valencia e i loro peculiari monumenti e chiese. Nel quartiere moderno hanno conosciuto l’interessante Città delle Arti e delle Scienze nel Parco tecnologico disegnato dal celebre architetto Santiago Calatrava. Presso l’Oceanografico hanno assistito allo spettacolo dei delfini.
La mobilità ha rappresentato, altresì, occasione di scambio di conoscenze e condivisione. Gli alunni italiani, infatti, hanno avuto il compito di realizzare ed esporre un’interessante presentazione sulla città di San Cataldo, sulle tradizioni e sui cibi tipici della Sicilia, hanno intonato l’inno nazionale e regionale cimentandosi, inoltre, in un tradizionale ballo folkloristico.
Gli studenti spagnoli, invece, hanno illustrano i monumenti, gli usi e costumi della loro terra, condividendo, insieme agli alunni italiani, la “pilota”, ovvero il tipico sport valenciano che si svolge in palestra. Non sono mancati i momenti di convivialità e socializzazione che ha coinvolto docenti e famiglie nella preparazione di bevande e cibi tradizionali: la paella, la tortillas de patatas, il gazpacho, l’orxata, ecc..
L’accoglienza della scuola e delle famiglie è stata calorosa, come da consuetudine di un popolo mediterraneo e festoso come quello spagnolo.
«Questa esperienza – dice il dirigente della “Carducci” prof. Salvatore Parenti, in un incontro conclusivo con gli studenti durante il quale ha consegnato loro l’attestato di partecipazione – dimostra il fatto che il programma Erasmus costituisca molto più di un semplice scambio culturale: è infatti un’opportunità di crescita personale, di apertura mentale e di costruzione di un futuro più consapevole e interconnesso. Per tutti coloro che hanno partecipato, l’Erasmus in Spagna rappresenterà sempre un capitolo speciale, un viaggio di scoperta che ha segnato profondamente il loro percorso formativo e umano. Quest’anno, trenta alunni e quattordici docenti hanno partecipato alle mobilità internazionali e visitato tre paesi europei come la Polonia, la Spagna e l’Ungheria: un ottimo risultato che vogliamo incrementare nei prossimi anni. Un particolare ringraziamento va al Team Erasmus, costituito dalle docenti Eliana Amico, Monica Dellutri e Mariella Pagano, che hanno profuso un generoso impegno assicurando sempre un’impeccabile organizzazione».