Salute

Sicilia, istruzione in carcere: Regione rinnova accordo con poli universitari

Redazione

Sicilia, istruzione in carcere: Regione rinnova accordo con poli universitari

Gio, 02/05/2024 - 15:23

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Firmato questa mattina, a Palazzo d’Orleans, a Palermo, il rinnovo dell’accordo quadro per la realizzazione dei poli universitari penitenziari in Sicilia per il triennio 2024-2027. Istituiti negli atenei regionali già nel 2021, questi centri hanno l’obiettivo di garantire un percorso di istruzione e formazione ai detenuti e agli internati che vogliono conseguire un titolo universitario, favorendone la riabilitazione psico-sociale.

L’intesa è stata sottoscritta dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, dall’assessore all’Istruzione e alla formazione professionale, dal garante regionale dei diritti dei detenuti, dal provveditore dell’amministrazione penitenziaria in Sicilia e dai rettori delle Università di Palermo, Catania, Messina. Successivamente sarà perfezionata l’adesione all’accordo anche da parte della Kore di Enna.

Per l’anno accademico 2023-2024 risultano 118 detenuti iscritti ai corsi di laurea. Le attività avranno prioritariamente luogo nelle sedi individuate dal provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria, d’intesa con gli atenei. Le Università garantiranno la didattica nei singoli istituti penitenziari e metteranno anche a disposizione strumentazioni tecnologiche, materiale librario e didattico o banche dati, un sevizio di sostegno allo studio attraverso attività di tutorato e mediante tecniche di insegnamento a distanza; misure economiche che favoriscano l’iscrizione e la frequenza dei corsi da parte dei detenuti indigenti; convenzioni che stabiliscano tirocini curriculari degli studenti universitari nelle strutture penitenziarie.

Le università trasmetteranno alla Regione una relazione annuale sulle attività e sull’andamento dei poli. Il Garante regionale dei diritti dei detenuti, anche in rappresentanza della Regione, potrà sottoscrivere gli specifici atti di collaborazione tra le singole università e il provveditorato dell’amministrazione penitenziaria. La Regione Siciliana si impegna a contribuire alle spese necessarie al perseguimento delle finalità dell’accordo.

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