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San Cataldo. “Palestina Libera”: il PD presenta ordine del giorno da discutere e votare in Consiglio comunale

Redazione 1

San Cataldo. “Palestina Libera”: il PD presenta ordine del giorno da discutere e votare in Consiglio comunale

Gio, 30/05/2024 - 00:21

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SAN CATALDO. Il Partito Democratico di San Cataldo ha presentato un ordine del giorno da discutere e votare durante il prossimo Consiglio Comunale, al fine di impegnare la Giunta Comunale a farsi portavoce di specifiche richieste rivolte al governo italiano.

Si vuole innanzitutto esprimere forte preoccupazione per l’escalation militare, il massacro della popolazione e la distruzione di Gaza, che configurano un concreto rischio di genocidio del popolo palestinese e possono condurre all’allargamento del conflitto ad altri paesi dell’area, con conseguenze imprevedibili e incalcolabili per la pace e la sicurezza internazionali. A tal proposito si contestano fermamente tutte le azioni mosse a danno delle popolazioni civili, in violazione del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani.

Si chiede poi, concretamente, un impegno della Giunta Comunale a farsi portavoce affinché il governo italiano e le istituzioni europee si impegnino in tutte le sedi internazionali opportune, per ottenere nel più breve tempo possibile:

– il riconoscimento di uno Stato Palestinese pienamente sovrano;

– un immediato cessate il fuoco generale a Gaza, in Cisgiordania, in Israele;

– il ripristino immediato dei fondi all’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA);

– la fine immediata del blocco dei beni e dei servizi fondamentali (acqua potabile, luce, carburante, cibo, medicine in primis) inflitto alla popolazione civile di Gaza;

– l’avvio di una trattativa internazionale per il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani, a partire dai soggetti più vulnerabili, e il rilascio dei prigionieri palestinesi detenuti per motivi politici o irregolarmente nelle carceri israeliane;

– la fine del blocco alla mobilità delle persone in entrata e uscita dalla Striscia di Gaza;

– l’avvio di operazioni di solidarietà internazionale per la popolazione sfollata dentro Gaza, che ha visto la propria abitazione distrutta dai bombardamenti.

Si chiede altresì che il governo italiano e le istituzioni europee si impegnino, in tutte le sedi internazionali opportune, per ottenere l’avvio di un vero negoziato di pacificazione, che garantisca al contempo:

– la piena autodeterminazione del popolo palestinese e il riconoscimento dei suoi diritti;

– la fine del regime di occupazione, colonizzazione e apartheid da parte di Israele, secondo le risoluzioni delle Nazioni Unite e le relazioni della Relatrice Speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei Territori Occupati, nonché secondo le raccomandazioni delle principali organizzazioni internazionali per i diritti umani, da Amnesty International a Human Rights Watch;

– la ricostruzione delle infrastrutture civili di Gaza;

– l’abbandono del progetto di costruzione della “zona cuscinetto”, che di fatto sottrae parte della già scarsa terra coltivabile agli abitanti di Gaza, che vivono una situazione di forte pressione demografica;

– l’abbandono del progetto di sfruttamento illegittimo dei giacimenti di gas a largo di Gaza da parte del governo israeliano;

– la sicurezza della popolazione civile palestinese e israeliana;

– il coinvolgimento attivo di donne e giovani israeliane/i e palestinesi nel processo di pace, attuando le Risoluzioni ONU 1325 e 2250 che intendono dare voce a nuovi attori sociali per uscire dalla spirale di violenza.

“Le istituzioni non possono più restare in silenzio – dichiara la segreteria del Partito Democratico di San Cataldo – è necessario che tutti i Consigli Comunali esprimano la preoccupazione per la violenza ai danni dei palestinesi a Gaza e allo stesso tempo spingano il governo a prendere decisioni forti e decise.

L’iniziativa, nata su proposta dei Giovani Democratici, non ha solo un valore simbolico, ma contiene proposte concrete per superare l’attuale crisi internazionale. Ognuno di noi, nel proprio piccolo, può essere protagonista di un cambiamento più grande. Per questo riteniamo che le istituzioni sancataldesi debbano far sentire la propria voce il prima possibile”.