Salvate il soldato Ryan è un film del 1998 diretto da Steven Spielber, vincitore del premio Oscar per la miglior regia.
Il capo di stato maggiore dell’esercito, generale Marshall, avendo appreso della morte di tre dei quattro fratelli della famiglia Ryan e che il quarto e ultimo fratello, il paracadutista ventiseienne James Francis Ryan, è disperso, decide di organizzare un’operazione di salvataggio per riportarlo a casa. La missione venne affidata proprio al capitano Miller.
Ma a Caltanissetta chi salverà il cittadino medio dall’assalto dei 500 ?
Sono infatti 456 i candidati consiglieri, ai quali vanno aggiunti i candidati sindaci ed i loro nominati, anche loro in campagna elettorale, checché se ne dica, tutti amorevolmente alla caccia di un voto.
In città i potenziali elettori sono circa 50.000 circa, ovviamente ci sarà chi prenderà 5/600 voti o più, altri meno e chi 0/1, candidatura di servizio o giusto per fare un favore, i riempilista.
Se fossero solo i 500 a chiedere il voto, il nisseno medio, potrebbe star tranquillo, si salverebbe da solo, e, dopo aver letto programmi, visto ed ascoltato comizi ed incontri vari, potrebbe farsi una propria idea ed andare a votare pienamente consapevole di star per votare la persona giusta.
Ma purtroppo non sarà così, la sua serenità decisionale verrà attaccata da più fronti.
Molti di questi 500 sono ben organizzati e strutturati, hanno sedi e piccoli eserciti, ben organizzati, che ricevono, dal comandante di turno, ordini ben precisi su come e dove agire, con mappe e liste.
Viaggiano spesso in coppia o a gruppi e appena puntano il bersaglio difficilmente se lo lasciano sfuggire.
Da non scambiarli con chi al semaforo da volantini, quelli sono o dipendenti del circo o ragazzi che fanno pubblicità commerciale.
Si incontrano ovunque, e l’occasione è buona per riscoprire vecchie amicizie o antiche conoscenze, al bar ultimamente il caffè è sempre pagato, spesso, dipende dai rapporti o da quanti voti potresti procurare, anche il cornetto.
Te li ritrovi pure tra gli scaffali dei supermercati, pronti a farti il 3×2, 2 candidati al consiglio ed un sindaco, con allegato santino.
Chi ha vissuto più campagne elettorali, specialmente le comunali, sa che funziona così e non si meraviglia di sorrisi ed ipocrisia a tinchitè.
Ad onor del vero a loro va riconosciuta una caratteristica non comune al cittadino medio, il coraggio.
Sanno bene che appena finito l’incontro, ovviamente “casuale” con annesso caloroso saluto, molti penseranno, ma “chistu cu iè”, “sulu ora ‘sarricurdà cu sugnu”, “ma unni a statu finu ad ora”, questi i pensieri più gentili, per gli altri…”omissis”.
Ma anche loro pensano, magari chi più e chi meno, e diranno a chi li accompagna “talè cu c’è, ma cu sinni futti i a santina c’ha damu u stesso, cusà”.
Non tutti però hanno i giusti anticorpi per resistere a questi attacchi, tra le altre cose non esistono neanche particolari repellenti, tipo Autan, che possa aiutare, ma fortunatamente molti di loro sono vaccinati.
“Aiutati che Dio ti aiuta”.
Non essendoci in questo caso un Capitano Miller, che possa salvare il nisseno medio, tutto dipenderà da noi, sperando che nella cabina elettorale si voti in piena coscienza e senza condizionamenti, con coerenza ai propri principi e ideali.
Ogni voto rappresenta noi ed il nostro modo di essere e di vivere, pertanto non va sprecato per far un favore a qualcuno, se favore dobbiamo proprio fare, facciamolo solo a noi stessi e alle generazioni future. Ad Maiora