L’Anci Sicilia è stata audita stamattina, in videoconferenza, dalla commissione Ambiente della Camera in merito alle criticità relative ai costi del sistema integrato dei rifiuti nell’Isola. Nel corso dell’incontro, al quale hanno preso parte il presidente e il segretario generale dell’Associazione dei Comuni siciliani, Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, sono stati descritti i contenuti del dossier elaborato da Anci Sicilia che – a seguito di un’analisi dettagliata relativa agli oneri di trasporto, conferimento, trattamento e smaltimento dei rifiuti – evidenzia come il costo dei rifiuti in Sicilia “sia triplo, se non quadruplo rispetto a quello sostenuto in altre parti d’Italia”. “Tali costi rischiano di vanificare gli straordinari sforzi degli amministratori siciliani, che sono riusciti ad aumentare progressivamente le percentuali di raccolta differenziata in tutta l’Isola portandola al 65% in 274 comuni su 391”, hanno affermato Amenta e Alvano, che poi hanno aggiunto: “Tale situazione, sommata alle difficoltà nella gestione e riscossione dei tributi locali, oltre a determinare un aggravio economico per cittadini e imprese, complica la condizione finanziaria dei Comuni siciliani, che già nella misura di un terzo dei quali si trovano in condizione di dissesto o in piano di riequilibrio”. Amenta ha poi concluso: “È necessario valutare specifici interventi normativi che pongano rimedio a situazioni di diseguaglianza e sperequazione fra i cittadini di una stessa nazione e che agevolino la riscossione della Tari”.