SUTERA. Il Movimento Consumatori Sezione Provinciale di Caltanissetta, su mandato di più di mille e cinquecento cittadini, tra Sutera e Mussomeli, che hanno sottoscritto una partecipata raccolta firme ha denunciato all’AGCOM il grave disservizio nella fruizione del servizio pubblico radiotelevisivo nelle due Città.
L’ iniziativa della raccolta firme era stata proposta, avallata e messa a disposizione anche dalla nostra amministrazione, la quale ha a sua volta, in modo diretto, diffidato la Rai s.p.a e la Rai Way ad intervenire al fine di rendere fruibile il servizio a tutti i cittadini eliminando le criticità del disservizio verificatosi. Come purtroppo sappiamo i cittadini di interi quartieri non ricevono alcun segnale RAI, non potendo, dunque, fruire del servizio pubblico televisivo, con conseguente grave compressione dei loro diritti fondamentali.
Il disservizio, coinciso con il passaggio del segnale RAI a una diversa piattaforma, ha comportato il grave isolamento di comunità, private della possibilità di accedere ad un sevizio che, lungi dal fornire mero intrattenimento, ha radici costituzionali ed è posto a garanzia, tra gli altri, del diritto all’uguaglianza, alla libera manifestazione del pensiero, ad informare e ad essere informati.
A ciò si aggiunga che tutti questi cittadini continuano regolarmente a pagare il canone TV, sommando ad una gravissima compressione dei loro diritti costituzionalmente garantiti anche un danno di natura economica.
Il Movimento Consumatori ha, dunque, chiesto con forza all’AGCOM di censurare il comportamento della RAI S.p.a. per violazione di legge e mancato adempimento dei contratti di servizio 2018-2022 e 2023-2028, diffidandola ad intervenire sugli impianti di trasmissione del segnale televisivo sui territori dell’entroterra della Provincia di Caltanissetta, entro un congruo termine, in modo da garantire la fruizione del servizio pubblico radiotelevisivo nei comuni interessati nel più breve tempo possibile, chiedendo altresì che, nelle more, venga sospeso il pagamento del canone TV per i cittadini effettivamente colpiti dall’assenza di servizio.