Dal Vallone

In un “castelluccio” dei normanni… (di Salvatore Vaccaro)

È stranissimo questo nome di CASTELLUCCIO (chiamato in siciliano di “Castidduzzu”), nonché di CASTELLACCIO, o Castellazzo (ed usato pure in siciliano di “Castiddazza/u” o “Castiddrazzu”)! Quasi dappertutto in tanti paesi siciliani c’è un “CASTELLUCCIO”, in particolare a quello di Gela, in cui c’è ancora un meraviglioso castello a pochi chilometri sulla collina gelese, ed uno un po’ più piccolo, e meno particolare, di quello di Racalmuto, che risalgono almeno nel periodo degli arabi-normanni, attorno a 1100 anni fa. A Mussomeli, nella zona nord-ovest, a 840 metri di altezza, sopra l’ospedale, esiste ancora il nome di “CASTELLUCCIO”, ma di cui non c’è più qualcosa o nemmeno di un pezzettino, e che fu già distrutto, allora, circa da 80/100 anni fa. A Monte “CASTELLACCIO” (“Castiddazzu”), vicino all’altro piccolo Monte Polizzello (“Pulizzeddu”), nella zona di Mappa, ci sono delle rocce e con una cinta quasi muraria straordinaria che risale sia ai sicani, ai greci e, poi, dopo, agli arabi-normanni!? Si tratta di qualcosa eccezionale e molto interessante se avessimo degli archeologi nostrani o della Sopraintendenza archeologica nissena o regionale, in cui si farebbe controllare, regolamentare e sistemare quel dolce “CASTELLACCIO”? Purtroppo, non esiste una possibilità di scoprirglielo, nonché, a parte di quello che hanno già rubato o rovinato, di farci conoscere un pezzo della nostra comunità per tantissime migliaia di anni fa!? Mentre per Mussomeli non abbiamo più trovato di qualcosa, invece, qui, per un altro CASTELLACCIO, o Castellazzo (Castiddazzu/a), ci sono, per esempio, sia di un paese San Giuseppe Jato (PA) e quelli di Delia e Marianopoli (CL). Così questo Monte Jato, che si trovava nell’età ellenistica dell’IV a.C., ed in particolare, con quel suo teatro da quattro migliaia di spettatori e con una grande agorà, senza dimenticare quella successiva di una roccaforte del periodo arabo-normanno e, poi, con Federico II di Sveva. Uguale questo stesso nome che risale, pure, sia a quello di Delia che nella sua collina c’è un castello di “Castellazzo”, o “Castiddrazzu”, del periodo arabo-normanno e, addirittura, con una proprietà della Sopraintendenza di Caltanissetta, (e da qui invece no!), e di Marianopoli col Monte “Castellazzo”, in quella piccola città neolitica, greca e, forse, nel periodo bizantino e, poi, arabo-normanno. E così, ce ne sono diecine e diecine di quei nomi in Sicilia, come abbiamo detto, ma, che, qui, purtroppo, abbiamo, ormai, tutto già perduto, dimenticato o, forse, anche sconosciuto di quel nostro tempo lontanissimo anche se qui dovrebbe essere vicino a noi… (Prof. Salvatore Vaccaro)

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