Ia e sicurezza lavoro, Ferrieri (Angi) “Serve manutenzione predittiva”

ROMA (ITALPRESS) – Implementare strategie di manutenzione predittiva mirate a prevenire guasti e malfunzionamenti. In questo modo, è possibile ridurre i gravi incidenti che in diversi settori industriali provocano lesioni o decessi. In questi giorni è balzato nei fatti di cronaca il terribile incidente che ha causato la morte di 5 lavoratori a Casteldaccia, vicino a Palermo. Come possono pertanto le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale evitare che tali episodi possano avvenire? A fare il punto sul tema il Presidente dell’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori che, ai microfoni del TG1 Mattina, ha evidenziato come “l’impiego di algoritmi di machine learning e intelligenza artificiale possono analizzare in tempo reale dati provenienti da varie fonti, come incidenti precedenti, dati meteorologici e condizioni ambientali, individuando correlazioni che potrebbero indicare situazioni di pericolo imminente”.

“L’impiego ad esempio di robot e droni, grazie alle IA, potranno provvedere a fare interventi diretti di manutenzione in contesti che sarebbero troppo pericolosi per gli esseri umani, come tralicci, cavalcavia, ambienti esposti al rischio di frane, ma anche aree contaminate. Ognuna di queste applicazioni ha bisogno di essere studiata e regolamentata, ricordando l’importanza anche della sicurezza dei dati per proteggere informazioni sensibili, legate alla raccolta e all’analisi dei dati, necessarie per l’efficacia dell’IA” conclude il Presidente Ferrieri.

Di particolare interesse anche l’utilizzo delle esperienze immersive, l’addestramento virtuale e le simulazioni alimentate dall’intelligenza artificiale ad esempio possono diventare potenti strumenti per rendere più efficienti i corsi di formazione dei lavoratori in materia di sicurezza. Queste tecnologie dispongono di esperienze immersive e interattive che permettono ai lavoratori di acquisire competenze pratiche in diverse situazioni di lavoro. Senza dimenticare tuttavia il divario di competenze, in quanto è doveroso garantire che i lavoratori siano adeguatamente formati per interagire con le tecnologie dell’IA.

Foto: ufficio stampa Angi –

(ITALPRESS).

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