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Giro d’Italia, la legge di Pogacar

Redazione

Giro d’Italia, la legge di Pogacar

Lun, 06/05/2024 - 08:36

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(Photo Credits: Zac Williams)

Il Santuario di Oropa fa da palcoscenico al primo successo al Giro d’Italia di Tadej Pogacar che, dopo aver salutato la compagnia a 4.5 km dalla vetta, è andato a vestire la sua prima Maglia Rosa. Solo Ben O’Connor ha provato a seguire l’assolo dello sloveno, che era caduto a seguito di una foratura all’imbocco dell’ascesa finale, ma l’australiano della Decathlon AG2R La Mondiale ha dovuto desistere dopo poche centinaia di metri.

Daniel Felipe Martinez e Geraint Thomas, saliti con un passo più regolare, hanno limitato i danni chiudendo a 27″ in compagnia di Lorenzo Fortunato e del giovane Florian Lipowitz mentre il drappello formato da Michael Storer, la nuova Maglia Bianca Cian Uijtdebroeks e Einer Rubio si è fermato a 30″. Niente da fare per l’ex leader Jhonatan Narvaez che, dopo aver provato a seguire l’attacco di Pogacar, ha chiuso a 2’03”. In classifica generale Pogacar comanda con 45″ su Thomas e Martinez e 54″ suUijtdebroeks e Rubio.

LE MAGLIE UFFICIALI
Le Maglie di leader del Giro d’Italia sono disegnate e realizzate da CASTELLI.

  • Maglia Rosa, leader della Classifica Generale, sponsorizzata da Enel – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
  • Maglia Ciclamino, leader della Classifica a Punti, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e ITA Italian Trade Agency – Filippo Fiorelli (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè)
  • Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) – indossata da Daniel Felipe Martinez (Bora – Hansgrohe)
  • Maglia Bianca, leader della Classifica Giovani, nati dopo il 01/01/1999, sponsorizzata da Eataly – Cian Uijtdebroeks (Team Visma | Lease a Bike)

Il vincitore di tappa e nuova Maglia Rosa Tadej Pogacar ha dichiarato in conferenza stampa: “Sono felicissimo di aver vinto e di vestire la Maglia Rosa. La mia squadra ha svolto un fantastico lavoro. Mi hanno supportato quando sono caduto, riportandomi in fretta in gruppo. E’ stato un errore mio, dovevo fermarmi prima della curva, ma non ci sono state conseguenze. In salita abbiamo impostato il ritmo che mi piace ed è andato tutto alla perfezione. Vincere qui significa molto. L’atmosfera sulla salita finale, grazie al sostegno dei tifosi, era incredibile, e posso dire che è stato un vero piacere pedalare da solo negli ultimi chilometri. Uno dei sogni della mia carriera era la vittoria di tappa in tutti e tre i Grandi Giri. Non sono molti i corridori che riescono a raggiungere questo obiettivo, e sono contento di avercela fatta”.