salute

CEFPAS Caltanissetta, la simulazione è uno strumento prezioso nella gestione del paziente con ictus

“La simulazione è al centro dell’evento che si svolge oggi al CEMEDIS, il Centro di Simulazione del CEFPAS, nato proprio con l’obiettivo di migliorare la pratica clinica in totale sicurezza per il paziente (‘mai più la prima volta sul paziente’).

Il CEMEDIS dispone delle più avanzate tecnologie con simulatori ad alta fedeltà di pazienti adulti, pediatrici e ostetrici e da quest’anno è operativa la Scuola di laparoscopia ed endoscopia con tecnologia reale e attrezzature di simulazione avanzate che rappresenta il fiore all’occhiello del CEFPAS” afferma Maria Luisa Zoda, Dirigente del Centro in occasione del corso “Simulation Day”, con un format basato su simulazioni in piccoli gruppi e organizzato nell’ambito di Angels Initiative, un progetto internazionale no-profit di Boehringer Ingelheim Corporate, supportato scientificamente dalla European Stroke Organization (ESO), dalla World Stroke Organization (WSO) e dalla Italian Stroke Association (ISA-AII).

“Il progetto Angels è nato nel 2016 come sinergia tra industria e società scientifiche, con l’obiettivo di implementare le linee guida della European Stroke Organization e costruire una rete d’eccellenza nella gestione del paziente con ictus a livello globale” – dichiara Rosa Fortunata Musolino, responsabile scientifico del corso, Coordinatore regione Sicilia ISA-AII e referente del tavolo tecnico regionale Ictus – “Ad oggi Angels coinvolge più di 8000 organizzazioni (ospedali e centrali operative 118) in 146 Paesi nel mondo con 140 consulenti dedicati che supportano gli stroke team nel miglioramento dei percorsi.

L’obiettivo principale di Angels è garantire a tutti i pazienti con ictus uguali dignità di cure, ovunque essi si trovino”. Parlando di numeri, aggiunge: ”Dai dati Agenas, nel 2021, il tasso di mortalità in Sicilia a 30 giorni dal ricovero risultava più alto rispetto alla media nazionale: 13.90 % contro 12.70 %, ma per i dimessi dalle stroke unit era 8.96 % vs 10.76 % dell’Italia, più basso di regioni come Lazio e Piemonte e questo dato si manteneva negli over 75 pari a 7.50 % vs 9.50 % dell’Italia”.

I casi clinici riprodurranno in alta fedeltà situazioni di vita reale in sospetto ictus dal territorio all’inizio del trattamento in ospedale. Il corso comprenderà quattro casi clinici seguiti da debriefing. Ogni stroke team multidisciplinare, composto dal personale sanitario 118, da un medico e da un infermiere del 118, da un neurologo e da un infermiere della stroke unit e da un radiologo, parteciperà a una simulazione e a tre osservazioni da remoto.

A spiegare i vantaggi della simulazione ad alta fedeltà nel trattamento dei casi di ictus è Antonello Giordano, Direttore UOC Neurologia e Stroke Unit – Ospedale Guzzardi di Vittoria, referente Angels Regione Siciliana e responsabile scientifico del corso: “L’ictus è una patologia tempo-dipendente, in cui ogni minuto che passa il paziente perde all’incirca due milioni di neuroni. La perdita di neuroni si traduce in un’incrementata incidenza di morte e, soprattutto, disabilità per il paziente. In questi termini, il percorso del paziente con ictus può essere considerato ad alto rischio di errore perché è fondamentale essere rapidi e compiere le azioni giuste. Come tutti i percorsi in urgenza, la simulazione si rivela uno strumento prezioso per ‘allenare’ le proprie capacità organizzative e decisionali, mettere in evidenza criticità e spunti migliorativi e, perché no, testare anche nuovi percorsi”.

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