politica

Cateno De Luca, ‘in Ue per la libertà, poi stacco la Sicilia’ ‘Meloni incapretta lo Stato. Il Ponte non si farà mai’

“La Rai è diventata TeleMeloni, Bruno Vespa stabilisce chi è maggioranza e chi è opposizione. È un sistema asservito a un’oligarchia”. Lo afferma in una intervista al Fatto Quotidiano Cateno De Luca. Sulla sua lista per le Europee ‘Libertà’ ci sono 20 simboli: “Un comune denominatore: meno Europa, più Italia, più sovranità, più equità. Non mi pongo il problema se quelli con cui corro alle Europee saranno ancora con noi dopo il voto, magari diventeranno competitor, ma se superassimo il 4% sarebbero tutti liberi dalla raccolta firme alle prossime elezioni”.

“Volevo fare un accordo con Calenda e Renzi. Mi sono defilato. Caino a Renzi gli fa un baffo. Calenda invece il Sud lo conosce solo sulla carta geografica”. Parlando del governo Meloni “l’Italia in Europa è come l’incaprettato: più tira e più si soffoca con le proprie mani. Meloni fa leggi di Stabilità con 25-30 miliardi di indebitamento solo per dare mancette. È uno Stato malato. Fallito. La separazione delle carriere è una supercazzola. Il problema della giustizia sono i tempi, la durata dei processi”.

Sulla Liguria “al di là dell’aspetto penale, mi vergogno di Toti. Ha creato sistemi di governo paralleli che si riunivano sugli yacht e nei casinò. Se ne deve andare immediatamente, ha venduto l’istituzione a quattro prenditori”. “Tra qualche anno sarò presidente della Regione. La prima cosa che faccio è prendere un’ascia per tagliare i tubi che portano il petrolio raffinato dalla Sicilia al resto dell’Italia. Altro che scarto del residuo fiscale al Nord. Stacco la Sicilia dall’Italia. Il ponte di Matteo Verdini (sic) è una truffa. Serve per pagare un po’ di consulenze e chiudere certi contenziosi. Loro stessi sanno che non si farà mai”. 

Condividi