CALTANISSETTA. Riceviamo e pubblichiamo lettera firmata di una cittadina che ha segnalato disservizi presso l’ufficio tributi del Comune.
“Qualche mattina fa, mio marito, alle ore 6,45 si è recato presso l’ufficio tributi del Comune di Caltanissetta per chiedere chiarimenti relativamente alla TARI. Ivi giunto ha trovato una lista con sei nomi iscritti ed un piccolo gruppo di persone che attendevano l’apertura dell’ufficio. Anche mio marito, speranzoso, ha iscritto il suo nome nella lista ed ha iniziato la sua avventura. Alle 9,00, puntualmente, viene aperta la porta d’ingresso all’ufficio e con tutte le persone che nel frattempo erano arrivate è iniziata la lunga attesa per poter parlare con uno degli impiegati addetti.
Nella scomoda e inospitale sala d’attesa – poco più che un magazzino – nel frattempo si è radunato un folto gruppo di persone, vocianti, nervose. Dopo tre ore dentro il suddetto ufficio e dopo averne trascorse altre due all’esterno, per un totale di oltre cinque ore di paziente attesa, un solerte impiegato ha gentilmente accompagnato alla porta i presenti nella sala, essendo trascorso l’orario di ricevimento, come se fossero stati dei questuanti o degli accattoni e non dei cittadini che desideravano esercitare un loro legittimo diritto.
Per risolvere i loro problemi, che spesso sono dovuti ad errori della stessa amministrazione, i cittadini dovranno, pertanto, nuovamente mettersi in fila per ore, sperando di riuscire ad essere ricevuti entro l’orario di chiusura degli uffici, in quanto non c’è alcuna possibilità di prenotazione on line. E’ triste constatare ancora una volta che i residenti nelle città del Sud sono dei cittadini di serie B che pagano con grandi disagi l’inefficienza e la mancata organizzazione dell’amministrazione. Problemi simili sono stati evidenziati anche in altri uffici ed inducono a delle importanti riflessioni sulla necessità di migliorare i servizi nella nostra città.
Di ciò dovrebbero tenere conto tutti: i cittadini, che in occasione delle imminenti elezioni dovrebbero esercitare il loro diritto di voto con consapevolezza; chi ha già amministrato in tempi più o meno recenti, alcuni anche con ruoli apicali o, comunque, di rilevanza e chi si candida a farlo. Ricoprire ruoli di responsabilità, infatti, non implica soltanto la realizzazione di un’ambizione personale, ma richiede, soprattutto, la consapevolezza di dover affrontare con competenza, capacità progettuale e organizzativa, il governo della Cosa Pubblica, mettendosi nei panni dei semplici cittadini, superando gli interessi di parte e lavorando perché anche la nostra città possa finalmente superare le sue croniche criticità”.