CALTANISSETTA. Anche quest’anno il Liceo Ruggero Settimo di Caltanissetta parteciperà al programma degli eventi previsti dalla manifestazione a carattere nazionale intitolata “Classici Contro”, e dedicata al tema Parrhesia. Libertà di parola.
Il progetto, nato nell’ottica di una lettura del passato che faccia riflettere in modo critico e anticonformista sul presente, dall’idea degli studiosi del mondo antico Alberto Camerotto e Filippomaria Pontani dell’Università “Ca’ Foscari” di Venezia, approda quest’anno in Sicilia per l’ottava edizione consecutiva e mette insieme, con il coordinamento tra Palermo, Caltanissetta e Ragusa di Andrea Cozzo e Franco Giorgianni, oltre a docenti universitari, anche diversi docenti di Licei e Istituti scolastici di Palermo e provincia, di Caltanissetta e, per la prima volta, di Ragusa.
“Classici Contro” prevede una stretta collaborazione tra Scuole e Università e, attraverso percorsi didattici guidati dai docenti, è finalizzato a realizzare con l’attiva partecipazione degli alunni e il coinvolgimento diretto di altri attori della società civile un’esperienza unica di didattica, formazione ed educazione alla cittadinanza, che si realizza attraverso la preparazione e messa in scena durante l’evento finale di performances artistiche e teatrali e di lezioni su temi legati alla parola chiave dell’anno, in particolare, per quello corrente, la libertà di parola dei greci antichi, la parrhesia.
L’organizzazione culminerà quest’anno a Caltanissetta nella realizzazione dell’evento finale, programmato per l’08 Maggio 2024, che si terrà nelle sale di Palazzo Moncada, con la partecipazione delle autorità cittadine, degli studenti e con l’invito di docenti universitari e di altri protagonisti della cultura e dell’informazione locale e nazionale.
Dopo i saluti di rito, la manifestazione sarà inaugurata. E, come da programma, il Liceo Ruggero Settimo racconterà il dietro le quinte della parrhesia a scuola, reciterà i versi di Blas de Otero, Pido la paz y la palabra e assisterà alla danza liberante della parola.
Seguirà la performance delle alunne e degli alunni dei Licei Classici Umberto I di Ragusa e di Palermo e del Ruggero Settimo di Caltanissetta, che, introdotti da una relazione sul tema del prof. Franco Giorgianni, daranno voce a tre cosiddette “maschere mute” della scena greca, Astianatte, Polissena e Anchise.
La parrhesia dei moderni: Giacomo Matteotti sarà invece il tema affrontato dal prof. Vittorio Coco e dialogheranno con esso le voci delle donne filosofe del XX secolo, con stralci in lingua e traduzione da Hannah Arendt, Simone de Beauvoir, Iris Murdoch, Maria Zambrano. Alle letture si accompagnerà la musica degli strumenti, suonati dagli studenti del Liceo Musicale I.I.S.S. A. Manzoni – Juvara.
Il tema della parrhesia in musica sarà trattato dal prof. Alberto Trobia in un intervento dal titolo “Gimme some truth”. Autenticità, protesta, impegno nella popular music, da Wonderland a Sanremo a cui avrà seguito la performance E Sofocle sta ad ascoltare…Parrhesia tra sorelle. L’Ismene di Ghiannis Ritsos e l’Antigone de La tumba de Antígona di Maria Zambrano. Tutto questo dialogherà con i momenti di parrhesia per voce dei giovani, monologhi curati dagli allievi dal titolo: Sofismi all’italiana, il governo delle parole; Dal privilegio in giù; In dialogo con Il Pescatore o i redivivi di Luciano di Samosata; Odissea Generazione Z; Parlate, finché potete!
Così gli studenti del Liceo prenderanno il posto dei professori, dando vita a profonde riflessioni sul tema, performances di danza, recitazione e musica che interpretano i concetti esposti nella conferenza.
Nel pomeriggio si assisterà alla premiazione delle foto vincitrici del Concorso fotografico Parrhesia. “Immagini che vogliono parlare”, alla sua seconda edizione e ormai di respiro internazionale, per la partecipazione di tanti fotoamatori stranieri. Momento saliente della giornata evento sarà la tavola rotonda e il dibattito tra i giornalisti Silvia Andretti, Alessandro Anzalone, Marco Patucchi, Mariagrazia Pignataro e gli studenti del Liceo, accompagnati all’esperienza e moderati dalla giornalista Ivana Baiunco.