CALTANISSETTA. Le classi 3 D e 4 D degli indirizzi Costruzioni Ambiente e Territorio e Informatica e Telecomunicazioni dell’ITET “Rapisardi – Da Vinci” di Caltanissetta, accompagnati dai Proff. Marcella Marino, Rosetta Scarsi e Calogero Infantolino, hanno visitato il Museo regionale interdisciplinare di Caltanissetta, noto come Archeologico di Caltanissetta.
La Dott.ssa Stefania D’Angelo, archeologa e presidente della sede nissena di SiciliAntica, ha introdotto la visita con una ricostruzione storica sui reperti conservati che illustrano la storia dei primi insediamenti nel territorio di Caltanissetta e di altri centri della provincia, dall’età del bronzo fino all’età tardo antica. L’attuale sede museale, progettata dall’architetto Franco Minissi, è stata inaugurata nel 2006 dopo lo spostamento dal vecchio Museo civico, in Via Napoleone Colajanni.
La visita è quindi proseguita con la Prof.ssa Simona Modeo, docente e archeologa, e con l’Arch. Maria Rita Carelli, dello staff del Museo archeologico.
Durante il percorso la Prof.ssa Modeo si è soffermata sui preziosi reperti archeologici bronzei e ceramici conservati nel museo, molti dei quali provenienti dal sito di Sabucina. Il percorso è stato integrato dai supporti didattici che illustrano la storia dei siti da cui provengono i manufatti esposti.
L’iniziativa si inserisce in un progetto pluridisciplinare che coinvolge le due classi terza e quarta, finalizzato alla conoscenza e alla valorizzazione del nostro patrimonio storico, culturale e, in particolare, del sito di Sabucina. Vale la pena rilevare come un gruppo di studenti dell’indirizzo CAT abbia vinto la prima edizione del concorso Rilievo Topografico con la ricostruzione digitale del sito archeologico di Sabucina, rilevato con drone e Laser scanner e sul quale hanno ipotizzato delle idee progettuali per il suo recupero.
Per gli studenti la visita è stata un’importante occasione per riflettere, con la guida degli esperti, sull’importanza dell’archeologia in quanto disciplina rivelatrice del nostro passato più remoto e sulle nostre origini, attraverso la scoperta degli insediamenti e civiltà che si sono succeduti nel territorio.