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Beni per 1 milione confiscati a eredi di un boss di “cosa nostra”

PALERMO (ITALPRESS) – I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione ad un provvedimento emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, con il quale, con sentenza della Corte di Cassazione, è stata dichiarata irrevocabile la confisca di primo grado emessa nel febbraio del 2022, e pertanto, il patrimonio riconducibile agli eredi ed aventi causa di un boss, deceduto il 14 aprile 2016, è entrato definitivamente a far parte del patrimonio dello Stato. Si tratta di beni per un valore complessivo di circa 1 milione di euro.

L’esponente di cosa nostra, nato a Monreale, l’1 gennaio 1939, già condannato nel maxi-processo, più recentemente era tornato ad assumere un ruolo direttivo all’interno del mandamento mafioso di Villagrazia/Santa Maria di Gesù, così come emerso dall’ordinanza cautelare del Tribunale di Palermo dell’11 marzo 2016, emessa poco prima del suo decesso. Il quadro probatorio raccolto nell’ambito delle indagini patrimoniali, coordinate dalla locale Procura, è stato in grado di dimostrare come i beni nella disponibilità, dapprima del condannato e successivamente dei suoi eredi, fossero in realtà il frutto delle sue attività illecite, così consentendo al Tribunale di Palermo di emettere l’odierno provvedimento di confisca irrevocabile riguardante due ville nella zona Villagrazia di Palermo; un’impresa individuale a Palermo con attività di distribuzione carburanti e relativo complesso dei beni aziendali.

– foto ufficio stampa Carabinieri –

(ITALPRESS).

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