Lo scrittore statunitense Paul Auster (nella foto) è stato travolto negli ultimi anni da una tragedia familiare spaventosa, a cui poco dopo si è collegata la scoperta del suo tumore: il figlio del romanziere è morto il 26 aprile 2022 per overdose a 44 anni; sei mesi prima era diventato il principale sospettato, con tanto di arresto e rinvio a processo, per la morte della figlia di dieci mesi, Ruby, trovata in casa, a Brooklyn, in stato di incoscienza per un’overdose di fentanyl e eroina, e morta poco dopo.
Daniel Auster, che fin da quando era adolescente aveva combattuto con le tossicodipendenze, in particolare dall’eroina, si stava prendendo cura della figlioletta Ruby nel pomeriggio del 1 novembre 2021, quando i sanitari dell’emergenza di New York risposero a una chiamata partita dalla sua casa di Brooklyn e trovarono la bambina priva di sensi. La piccola venne portata d’urgenza in ospedale, ma venne subito dichiarata morta. L’autopsia concluse che Ruby era stata stroncata da un’overdose di fentanyl ed eroina. Ma non è mai stato chiaro come bimba avesse ingerito le droghe.
A seguito delle indagini, Daniel Auster venne arrestato il 15 aprile 2022 e accusato di omicidio colposo. Fu rilasciato su cauzione. Il 26 aprile è morto per un’overdose accidentale di droga, spiegarono all’epoca fonti della polizia. Si ritenne che il sovradosaggio fosse accidentale perché i test avevano evidenziato una quantità di droga simile a quella che normalmente assumeva.
Daniel Auster non era incensurato. Più di due vent’anni prima il figlio dello scrittore si era dichiarato colpevole di aver rubato 3.000 dollari allo spacciatore Andre “Angel” Melendez, poi clamorosamente ucciso dal suo compagno di stanza, il patron del New York “Club Kid Killer” Michael Alig, nel 1996. Daniel era nato il 12 giugno 1977 dal matrimonio tra suo padre e l’autrice e traduttrice Lydia Davis, che divorziarono l’anno dopo.