“Siamo particolarmente felici del risultato raggiunto insieme all’Assessorato regionale ai Beni Culturali e alla Soprintendenza di Caltanissetta, perché sappiamo quanto la comunità sancataldese sia legata alla sua chiesa Madre. L’intervento tempestivo effettuato per ottenere il finanziamento è la risposta positiva a un gran lavoro di sinergia”.
Con queste parole il deputato regionale nisseno di Forza Italia, Michele Mancuso, commenta il decreto giunto dall’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Siciliana secondo cui sono stati stanziati 175.000 euro per i lavori urgenti di restauro delle coperture della Chiesa Madre dell’Immacolata Concezione di San Cataldo, affidando la cura dell’appalto dei lavori alla Soprintendenza di Caltanissetta.
Già
da diverso tempo la Chiesa Madre di San Cataldo presentava carenze a livello
strutturale, intensificate oggi in particolar modo nella zona delle coperture.
Ed è dell’ottobre scorso la richiesta di aiuto da parte dell’Arciprete don
Alessandro Giambra, accolta, poi, dalla Soprintendenza di Caltanissetta, la
quale si è subito attivata insieme all’Onorevole Michele Mancuso.
Aggiunge l’arch. Daniela Vullo, Soprintendente ai beni culturali di Caltanissetta: “L’intervento mira primariamente a restaurare le coperture perché ci sono notevoli infiltrazioni d’acqua all’interno della Chiesa, in particolare nell’arcata della navata destra e in corrispondenza del transetto. In alcuni punti della copertura mancano dei Coppi e anche il tavolato è completamente danneggiato. Quindi questo dissesto diciamo generalizzato della copertura ovviamente costituisce pericolo per l’integrità dell’intera struttura”.
Principale luogo di culto dei sancataldesi, la Chiesa Madre è testimonianza di arte e di storia; voluta e costruita dal barone Nicolò Galletti nel 1620, pare su progetto dell’architetto Giovanbattista Vaccarini che seguì i lavori fino al 1739 e impegnato nella costruzione del Duomo di Catania dov’era vescovo Pietro Galletti, fratello del marchese di San Cataldo. Dal 2019 è unita con vincolo particolare alla Papale Arcibasilica del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista in Laterano, Cattedrale del Sommo Pontefice.
“Poterla riportare ai fasti della sua storia, agli occhi della comunità di San Cataldo, grazie anche a un importante lavoro di sinergia – ha concluso l’on. Michele Mancuso – è risposta concreta alla volontà di una Sicilia da preservare e custodire”.