Farmaci innovativi sempre più costosi e risorse ridotte; interazioni tra farmaci e reazioni avverse. Il 25% di pazienti con età pari o superiore ai sessantacinque anni assume oltre 10 principi attivi: questo è uno dei dati emersi dal Report quadrimestrale dell’Associazione REPOSI su un campione di oltre 60 reparti di medicina e geriatria citato ieri – sabato 20 aprile – alla Torre Biologica a Catania durante la giornata formativa su “Appropriatezza prescrittiva e procedure regolatorie nella pratica clinica”.
L’evento è stato organizzato dall’OMCeO (Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri) della provincia di Catania, dall’Università di Catania e dalla FNOMCEO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri). Dopo l’introduzione del vicepresidente OMCeO etneo Giuseppe Liberti, è intervenuto Filippo Drago, responsabile scientifico del Corso e responsabile del Centro di Riferimento Regionale di Farmacovigilanza, AOU Policlinico “G. Rodolico – San Marco” di Catania che ha trattato il tema “Scheda tecnica e appropriatezza descrittiva”.
“Il 52% dei soggetti ultrasessantacinquenni in Italia è in politerapia – ha affermato citando il Report Giuseppe Liberti, vicepresidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Catania – gli eventi avversi determinati da un’inappropriatezza prescrittiva causano ingenti costi per il Sistema Sanitario Nazionale che variano tra i 2mila e i9 mila euro per ogni paziente. La scelta dei medici sul trattamento farmacologico è strettamente correlata all’allungamento di degenza e di ricovero dei pazienti e incide molto in termini di costi”.
In un panorama nel quale evolvono farmaci innovativi sempre più costosi e le risorse economiche di accesso alle cure sono sempre più scarse, l’orientamento sta diventando prescrivere meglio e meno. “L’appropriatezza prescrittiva in funzione della sostenibilità del SSN – ha sottolineato Filippo Drago – ci obbliga ad adoperare tutti gli strumenti disponibili. Per i medici è fondamentale l’esame dettagliato della scheda tecnica e praticare una continua “manutenzione” della formazione in una realtà difficile e in continuo cambiamento dove i farmaci messi a disposizione sono sempre più costosi e le risorse sono sempre più ridotte”. Indagare sulla storia di salute dei pazienti per rispondere al meglio alle loro esigenze di cura è fondamentale.
La formazione continua e la prescrizione in linea con gli aggiornamenti sulle schede tecniche consente ai professionisti di affinare la scelta dei farmaci più efficaci con il più basso costo, tutela i pazienti, ma anche i medici in casi di controversia. I lavori moderati da Adriana Di Gregorio (consigliere dell’OMCeO di Catania) e Giuseppe Di Stefano (segretario dell’OMCeO di Catania) sono proseguiti con Lucia Gozzo (dirigente medico del Centro di Riferimento Regionale di Farmacovigilanza, AOU Policlinico “G. Rodolico – San Marco”, Catania) che è intervenuta sulla “Prescrivibilitá e rimborsabilità dei medicinali” e sulla sostenibilità del SSN, Daniela Vitale (dirigente farmacista del Centro di Riferimento Regionale di Farmacovigilanza, AOU Policlinico “G. Rodolico – San Marco”, Catania) che ha trattato il tema dell’ “Accesso precoce e gli usi speciali dei medicinali” e Laura Longo (dirigente farmacista Centro di Riferimento Regionale di Farmacovigilanza, AOU Policlinico “G. Rodolico – San Marco”, Catania) ha fatto un focus sui “Casi clinici”.