Una domenica che ha segnato i cuori biancoscudati della città di Caltanissetta quella di ieri, 14 aprile 2024, e che ufficializza, dopo undici anni, il passaggio della Nissa in serie D dopo aver battuto la Supergiovane Castelbuono 1-0.
Un momento atteso e festeggiato non solo al “Tomaselli”, stadio che ha ospitato il match, ma che è continuato anche in piazza coinvolgendo tutta la comunità nissena.
Una
promozione, quella della Nissa, meritata e che è frutto dell’impegno e dei
sacrifici di chi ha creduto in un progetto che rappresenta, oggi, l’orgoglio e
la soddisfazione dei nisseni, ma soprattutto del lavoro sinergico dei suoi
dirigenti. È l’esempio di come lo sport possa essere strumento di riscatto
sociale, ma anche strumento pedagogico che invita non solo a superare se stessi
e a impegnarsi fisicamente ed emotivamente, ma anche a rispettare l’avversario e
a creare uno spirito di squadra che consenta di responsabilizzarsi e di offrire
spunti di solidarietà.
Aggiunge Lorenzo Giovannone, membro del consiglio d’amministrazione della Nissa e figlio del presidente della stessa: “Ieri è stata una giornata indimenticabile perché vedere tutto quell’entusiasmo e far felice una città è qualcosa di davvero emozionante. La cosa più bella è stata vedere i bambini a fine partita che sono entrati in campo e per me quella è la cosa più importante perché cresceranno con un senso di appartenenza per la città e per la squadra.”
La promozione della Nissa è il riscatto sportivo e sociale che valorizza Caltanissetta, la sua storia, i suoi valori.
“Ieri non ha vinto solo la Nissa, ma ha vinto Caltanissetta” conclude Lorenzo Giovannone.