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“Le maledetti parti”. Tormentone policlinico e l’ingratitudine nel riconoscere i meriti altrui

Sergio Cirlinci

“Le maledetti parti”. Tormentone policlinico e l’ingratitudine nel riconoscere i meriti altrui

Mar, 16/04/2024 - 10:39

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In Germania erano Welf e Weiblingen, i filopapali e filoimperiali, in Italia, dove, dal piano politico passarono a quello degli interessi locali, erano i Guelfi ed i Ghibellini.
Nacque sicuramente da lì la tendenza naturale dei cittadini alla faziosità politica e alla contrapposizione.
Che non la si possa pensare tutti alla stessa maniera è giusto e normale, ma spesso lo stesso argomento, la stessa situazione, gli stessi fatti, vengono raccontati, interpretati e “tradotti” in maniera diametralmente opposta, generando, spesso volutamente, confusione.
Ciò spinge il cittadino medio a non capirci nulla, bombardato da versioni diverse, ed arriva, per sfinimento, a fidarsi, forse troppo ciecamente, della versione data dalla fazione politica a lui cara. Basta sfogliare le pagine dei quotidiani o ascoltare i vari notiziari, per rendersi conto di come la stessa notizia venga data in maniera diversa, che ne cambia completamente la natura, inducendo, chi legge o ascolta, a farsi un’idea diversa dello stesso fatto.


Solo chi ama leggere o sentire la versione a lui più cara, commette l’errore di fermarsi alla lettura o ascolto di una sola fonte.
Senza girarci troppo attorno, abbiamo letto tutti l’annuncio che il Policlinico si farà a Caltanissetta. Questa notizia è stata accolta con grande entusiasmo da tutti, chi potrebbe mai non esserne felice.
Grande entusiasmo specialmente di coloro che da tempo hanno sempre battuto su questo argomento, anche a costo di essere definiti ingenui, da parte di chi pensava ad altre soluzioni o da chi sosteneva che i giochi erano stati già fatti a discapito di Caltanissetta.
Ma come sempre c’è il famoso ed immancabile “ma”.
Ma sarà vero, ma quello scritto nella G.U. siamo sicuri che significhi questo ?
Tanti dubbi e tanti interrogativi, che hanno fatto nascere perplessità e confusione anche in chi alla prima notizia esaltava. Ecco ci risiamo, non abbiamo certezza. Se non fossimo in piena campagna elettorale, avremmo tutto il tempo e la serenità per affrontare serenamente l’argomento, ma così non è.
È chiaro però che questa notizia, agevolerà indubbiamente il candidato e tutta la coalizione, che non hanno perso tempo a fare comunicati trionfalistici, fatti anche da chi se ne era dimenticato o mai aveva proferito parola sull’argomento.
E altresì chiaro che se invece dovesse essere smentita o ridimensionata, oltre ad essere un autogol da “Mai dire Gol”, andrebbe ovviamente a favorire gli avversari.


I cittadini, non si offenda nessuno, non possono essere trattati come creduloni, né possono essere sballottati e confusi. E’ altresì poco utile che qualcuno riporti pezzi di leggi, di regolamenti o proprie interpretazioni.
Serve piuttosto che la politica, quella con la P maiuscola, intervenga a fare chiarezza. Ovviamente chi ha fatto l’annuncio, non avrà nulla da aggiungere, per loro è così.
Chi invece sostiene che trattasi di una falsa o imprecisa notizia, legga bene i documenti e relazioni alla città.
Ma lo si faccia chiaramente, avendo, nel caso la notizia fosse confermata, anche il coraggio politico di riconoscere che l’avversario ha fatto qualcosa di buono per la città.
Ma ovviamente sarebbe chiedere troppo, nessuno mai farà i complimenti all’avversario, ancor più visto che siamo a meno di due mesi dalle elezioni amministrative.
Oggi più che mai serve chiarezza e ancor più serve una politica onesta, intellettualmente parlando.
Fare chiarezza o riconoscere ad altri certi meriti, farebbe bene a chi la fa ed i cittadini non potrebbero che apprezzare; creare invece dubbi ed incertezze, non solo non aiuta a capire, ma per assurdo andrebbe a favorire chi ha fatto il trionfale annuncio. I cittadini chiedono rispetto, chiarezza e verità, non dubbi incertezze e mezze verità. Ad Maiora.

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