Lo staff dell’Ufficio contabile di una società veneta era stato contattato dal sedicente CEO del Gruppo e – nella convinzione di comunicare con i vertici del gruppo industriale – indotto ad effettuare dei bonifici destinati a un conto corrente estero per un importo complessivo di più di un milione di euro.
Fondamentale l’intervento immediato degli investigatori specializzati della Polizia Postale che attivando i canali internazionali di cooperazione di polizia attraverso l’unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia – Eurosistema sono riusciti a bloccare la transazione.
Le cosiddette “CEO Frauds” sono difficili da riconoscere perché normalmente precedute da un’attenta attività di studio e approfondita analisi della società bersaglio, anche su #web e #social, per rendere più credibile la situazione prospettata.
In questo schema criminale, un soggetto che si trova in posizione apicale all’interno di una organizzazione e che ha poteri di spesa viene contattato da un truffatore che, spacciandosi per l’amministratore delegato della società e rappresentando la necessità di un trasferimento di fondi immediato, lo induce a trasferire una cospicua somma di denaro, normalmente su un conto estero. Per riconoscere e prevenire questa truffa la #PoliziadiStato consiglia:
Prestare attenzione alla ricezione di #email o telefonate che chiedono con urgenza il pagamento di una somma di denaro, su conti correnti diversi da quelli normalmente utilizzati, anche esteri;
In caso si ricevano email o telefonate sospette, contattare attraverso un diverso e sicuro canale comunicativo interno all’organizzazione aziendale la persona che il truffatore cerca di impersonare, chiedendo conferma della situazione prospettata;
Predisporre all’interno dell’organizzazione societaria delle procedure per il personale addetto alla contabilità che permettano di riscontrare con certezza la necessità del trasferimento di fondi.