CALTANISSETTA. Si è svolto nell’aula magna gremita di studenti dell’L’ITET “M. Rapisardi – L. Da Vinci” di Caltanissetta, il convegno “Rosario Livatino. L’uomo, il giudice, il credente”. L’incontro, fortemente voluto dalla Dirigente Scolastica dott.ssa Santa Iacuzzo, ha rappresentato il momento conclusivo di un percorso che ha portato gli studenti a riflettere sui temi della giustizia, della legalità e della cittadinanza e a conoscere la figura del magistrato ucciso dalla mafia il 21 settembre 1990 e a cui è stata intitolata l’aula magna dell’Istituto. L’evento è stato preceduto dall’inaugurazione di una mostra dedicata al giudice interamente curata dagli studenti sia nella ricerca dei materiali che nella veste grafica.
A delineare in maniera accurata e incisiva la figura del Beato giudice Livatino hanno contribuito gli interventi del giornalista e scrittore Roberto Mistretta, autore del volume “Rosario Livatino. L’uomo, il giudice, il credente”, del prof. Giuseppe Palilla, compagno di scuola del giovane magistrato, del giornalista Enzo Gallo, parente di Rosario e di don Giuseppe Livatino, postulatore della causa di beatificazione.
Grande commozione ha suscitato l’intervento di Pietro Ivano Nava, agente di commercio del nord che – all’epoca del barbaro assassinio di Rosario Livatino – con la sua testimonianza ha portato all’arresto dei killer del magistrato e, successivamente, dei mandanti dell’omicidio.
Tante le domande poste da adulti e ragazzi a cui il testimone di giustizia ha risposto con un messaggio inequivocabile e forte: non ci si può semplicemente girare dall’altra parte e far finta di non vedere. Testimoniare è un dovere ma anche una questione di dignità personale. Facendo riferimento alla dirittura morale del giudice Livatino, ha rivolto agli studenti l’invito a seguirne le orme, perché solo così si può rendere migliore la società e si può diventare uomini migliori.