CALTANISSETTA. Si è tenuto stamane presso IIS “Sen. A. Di Rocco”, il primo dei due incontri organizzati dal Soroptimist Caltanissetta con gli studenti dell’ultimo anno per trattare la tematica legata all’Educazione alla legalità, bullismo e cyberbullismo e violenza di genere, con i contributi della dott. Angela Caruso (psicologa e socia del Club) e del Ten. Simone Maria di Monaco, per i Carabinieri.
La Dirigente prof. Laura Zurli, collaborata dalle prof. Gabriella Di Falco e Caterina Zummo, dopo i saluti di rito, ha introdotto il concetto del diritto di uguaglianza, che non deve essere vista come un punto di partenza o un principio da affermare, ma come un punto di arrivo da conquistare o un risultato da conseguire. Dagli importanti concetti, sarà possibile trarre spunti e riflessioni, anche grazie allo stile comunicativo che caratterizza i militari; i contenuti degli interventi, che riguardano tutti, saranno utili per migliorare il percorso di crescita degli studenti.
La Presidente del Club dott. Laura Corso ha evidenziato come l’Istituto ospitante si
sia evoluto ed adeguato in termini di formazione, di tecnologia e metodologia,
rivisitando ed istituzionalizzando un nuovo modello di ricezione.
La dott. Angela Caruso si è soffermata sul significato preciso di accoglienza, che non è un concetto astratto o limitante, ma induce a vivere in società secondo regole che impongono il reciproco rispetto (che è molto di più di una parola), senza però invadere gli altrui spazi. Agli insegnanti, dopo la famiglia, spetta il compito di formare le coscienze civiche nella fase evolutiva, intervendo per arginare o prevenire fenomeni di violenza e/o bullismo.
Il Ten. Simone Maria di Monaco , dopo aver posto in visione alcuni significativi cortometraggi, si è soffermato sul fenomeno e strategie di contrasto al bullismo, con focus su ruoli e responsabilità specifiche degli “spettatori” che non devono voltare le spalle o stigmatizzare atteggiamenti omertosi che danneggiano la “vittima” , che spesso non si rende conto di esserlo, amplificando così il sentimento di solitudine e rafforzando invece il “bullo” che percepisce una sensazione di legittimità delle proprie azioni. Il ruolo che da sempre i Carabinieri svolgono per le comunità, non è solo di controllo o repressione dei reati, ma anche di informazione, ascolto e momenti formativi su temi di attualità, mirati a diffondere la cultura della legalità.