La Corte dei conti a Sezioni riunite in sede giurisdizionale in speciale composizione ha accolto il ricorso della Regione Siciliana contro il Giudizio di parifica sul Rendiconto 2021 pronunciato, lo scorso 25 novembre, dalle Sezioni Riunite in sede di controllo per la Regione Siciliana. Per effetto della decisione, la deliberazione è stata annullata per violazione del contraddittorio processuale. Le Sezioni Riunite siciliane dovranno pronunciarsi nuovamente con un nuovo Giudizio di parifica.
La decisione è stata assunta oggi dalla Sezione centrale della Corte dei conti che ha deciso il ricorso proposto dalla Regione Siciliana difesa dall’avvocato Alessandro Dagnino.
Le Sezioni riunite in sede giurisdizionale in speciale composizione hanno accolto, in particolare, il primo motivo del ricorso con cui la difesa della Regione ha sostenuto la violazione del diritto al contraddittorio. La decisione sul giudizio di parificazione viene pronunciata, infatti, in occasione di un’udienza che viene celebrata a seguito dell’istruttoria svolta dai magistrati contabili, e in quella stessa udienza la Corte distribuisce una mera sintesi della relazione allegata alla decisione. Secondo quanto rilevato dalla difesa regionale e condiviso dalle Sezioni riunite in speciale composizione, invece, la Regione ha diritto di conoscere la relazione finale in versione integrale e contraddire su di essa prima della celebrazione dell’udienza e, quindi, con anticipo rispetto alla decisione della Corte dei conti territoriale.
«Le Sezioni riunite in sede giurisdizionale in speciale composizione con la decisione di oggi – afferma il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – riconoscono finalmente un più ampio diritto di difesa della Regione nel procedimento del giudizio di parificazione. Ringrazio vivamente il professore Dagnino per l’ottimo lavoro svolto».
«La decisione ha portata storica perché riscrive, con effetto esteso all’intero territorio nazionale, il procedimento in base al quale devono svolgersi i giudizi di parificazione, riconoscendo maggiori garanzie alle Regioni – spiega l’avvocato Alessandro Dagnino – Adesso il giudizio dovrà tornare alle Sezioni riunite della Corte dei conti siciliana e innanzi ad esse, nel pieno svolgimento del contraddittorio, potremo far valere le ragioni sostanziali a sostegno della correttezza del Rendiconto 2021 approvato dalla giunta regionale».