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San Cataldo, Enoteca Nero D’Avola: stimolante incontro tra produttori nisseni ed ospiti internazionali

Donatello Polizzi

San Cataldo, Enoteca Nero D’Avola: stimolante incontro tra produttori nisseni ed ospiti internazionali

Dom, 31/03/2024 - 09:59

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Venerdì 29 marzo l’enoteca Nero d’Avola di Michele Bonfanti a San Cataldo è stata l’accogliente location di un incontro tecnico, una task force di imprenditori, produttori di vino, del comprensorio Nisseno e di Naro, già affermati nel settore enologico nazionale.

Ad impreziosire l’evento la presenza di Carmelo Sgandurra masterclass sommelier e ideatore della guida dei migliori vini in Sicilia “zosimo wine selection”; Sgandurra è un noto manager che gira per il mondo comunicando, relazionando e intrecciando rapporti nel settore enologico. La serata è stata moderata da Michele Bonfanti sommelier e titolare dell’enoteca premiata dal Gambero Rosso come migliore “proposta al calice d’Italia” e da 8 anni consecutivi in guida con due bottiglie.

Il nostro territorio è stato rappresentato dalla Tenuta dell’Abate di Luigi Romano, Azienda Agricola Lombardo Gianfilippo di San Cataldo e Baglio Bonsignore di Luigi Bonsignore (anche presidente della “Strada del Vino”) e Debora Greco.

La finalità di questo incontro è stata lanciare l’idea di consolidare e rafforzare il ruolo delle enoteche e trasformarle in “piattaforme”, luoghi di incontro anche per business per i produttori del territorio. Grande attenzione è stata posta sui vini per la loro estrema qualità.

I buyer che arrivavano dalla Albania , Romania e Francia  hanno partecipato alla degustazione di gruppo nell’ambito di progetti per l’esportazione dei nostri vini nelle loro nazioni; ospiti: il console onorario italiano in Romania Massimo Novali, il presidente dei Sommelier dell’Albania Daschimir Elize accompagnato dalla moglie,  Gianni Calderone Presidente Comitato Italiani all’estero, Italo Benelle Importatore e distributore della Italo’s vini e prodotti italiani ,Alain Bonnefoit Artista francese di fama mondiale .

Gli ospiti hanno constatato la qualità del vino, molto cresciuta negli ultimi anni, come hanno ‘dimostrato’ le degustazioni dei vini biologici.

Il progetto creato dal Masterclass Sgandurra e da Michele Bonfanti, partendo da questo presupposto, ha l’obiettivo di far collaborare ed emergere sempre di più le potenzialità dei produttori Nisseni e siciliani, facendo conoscere e promuovendo, su tutti i mercati, l’unicità delle uve autoctone dei loro vini.

Il segreto sta nella vigna, da lì parte tutto. Poi però bisogna saper comunicare questa vigna, questo territorio e il contenuto della bottiglia.

Il passo successivo è far in modo che siano i buyer internazionali a venire a Caltanissetta ad incontrare i produttori locali creando un un collegamento tra i soggetti che nella filiera del vino rappresentano la domanda e l’offerta. È stato possibile per gli ospiti del settore degustare i vini delle aziende presenti accompagnato da un food rigorosamente locale e biologico.

Una serata speciale dove i produttori hanno proposto una selezione speciale di vini come il Nero d’avola principe dei vini Siciliani e il Grillo uno dei migliori bianchi d’Italia, che non si limita alle zone nissene.

Gradita e rilevante anche la presenza di donne ormai affermate nel mondo del vino: Claudia Melfa moglie di Luigi Romano Tenuta dell’Abate, e Debora Greco consorte di Luigi Bonsignore

Michele Bonfanti sottolinea: “Siamo davvero felici dei risultati ottenuti, che premiano il grande lavoro. Noi come enoteca abbiamo una mission che perseguiamo con convinzione organizzare eventi ed incontri con le finalità di scambio tra produttori ed acquirenti e di incontro tra gli stessi soggetti. Lo conferma il grande apprezzamento del pubblico e l’arrivo di persone da tutta la Provincia per assistere alle serate, che abbiamo organizzate e a cui abbiamo creato proposte su misura per far loro scoprire il territorio e le aziende con i loro vini. L’ambizione è fondamentale: è un misto di passione, dedizione e amore. Il mondo del vino è affascinante perché è senza confini. Stiamo parlando di una cultura millenaria, questa evoluzione è affascinante”.