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La “Stanza Viola” di Lidia Vitrano: “con la musica parlo dei disturbi alimentari e del coraggio di chiedere aiuto”

La bulimia, l’anoressia e tutte le malattie che sono correlate ai disturbi alimentari possono essere molto pericolose per la persona che ne è affetta e, nei casi peggiori, possono portare fino alla morte.

Sapere riconoscere i sintomi, su sé stessi ma anche sulle persone che ci circondano, chiedere o accogliere “aiuto” per affrontare il disagio, riuscire a guarirne è l’obiettivo finale che deve essere raggiunto.

E per sensibilizzare su queste malattie è stata istituita una giornata internazionale celebrata proprio oggi, 15 marzo 2024.

Convegni, brochure, incontri formativi ma anche esperienze dirette, personali o di chi conosciamo, possono essere veicolate anche attraverso diverse forme d’arte.

Come la musica, quel sound pop di Lidia Vitrano, nissena d’origine ma trapiantata a Milano per i suoi studi appena conclusi al CPM Music Institute “popular music, indirizzo canto pop rock”.

La cantante 22enne ha scritto il brano “Stanza Viola” che consapevolmente e volutamente ha scelto di far uscire su tutte le piattaforme streaming proprio oggi.

Un brano che tratta la drammatica tematica dei disturbi alimentari ma con un messaggio di speranza, di luce e di salvezza. E’ suo il testo e la musica, base poi prodotta e arrangiata da Renato D’Amico e distribuita da Orangle Record.

“Una mia amica, durante l’adolescenza, soffriva di bulimia. Mi ha raccontato che nessuno accanto a lei notava il suo comportamento e il suo costante e prolungato rifiuto del cibo – ha spiegato la cantante -. Ciò che mangiava, quel poco che assumeva, poi lo andava a buttare in bagno. Vedeva la sua immagine riflessa nello specchio ma non si riconosceva nel canone estetico rappresentato dalle modelle e dalle immagini veicolate sui mass media. Uno stato fisico generato da un forte malessere psicologico che la portava a cercare l’invisibilità, quella del corpo che rispecchiava ciò che viveva la sua anima”.

Una sua amica, però, fu capace di vedere tutto ciò che stava accadendo e, invece di girarsi, guardare oltre, analizzare la sua personale vita, scelse invece di agire e far reagire chi in quel momento viveva quel dolore.

“Mi raccontò che la sua amica era malata, che doveva subire passivamente ciò che accadeva nel suo corpo mentre lei, invece, poteva reagire, ricominciare lentamente a mangiare, iniziare ad amare sé stessa e la sua vita e poter tornare in salute. Lei poteva scegliere di guarire. Poteva scegliere se salvarsi o diventare protagonista e artefice di una tragedia”. Quella richiesta, così sincera e desiderosa, è stata il balsamo che ha permesso di ricominciare a guarire le sue ferite e l’ha portata fino alla completa guarigione.

“Ho scritto questa canzone nel 2020, in piena pandemia, quando tutti noi, reclusi nelle nostre case, abbiamo iniziato a ripensare al passato, a ciò che abbiamo vissuto, a ciò che abbiamo avuto la forza di superare – ha proseguito Lidia -. E, in questo particolare stato emotivo, è arrivato il racconto della mia amica, casualmente mentre ci trovavamo in una stanza dal colore viola. Le parole hanno iniziato a prendere sostanza nella mia mente e poi sono diventate strofe di un brano”.

“Stanza viola” è proprio quel mondo in cui ci si chiude per scomparire, per vivere il dolore.

Il viola, però, non è un colore primario ma una perfetta amalgama tra il blu, spesso identificato con i sentimenti della tristezza, e il rosso, simbolo di vitalità ed energia. Ed è proprio attingendo ai sentimenti positivi che si trova la forza per reagire e andare oltre. Uscire dalla stanza viola e tornare alla luce.

Proprio come invita a fare Lidia Vitrano.

Già dall’adolescenza, durante il percorso formativo alla Mast 79 e all’indirizzo DAMS del Liceo “Ruggero Settimo”, Lidia costruiva la sua personalità e il suo percorso di vita. “Per me scrivere musica è ben oltre una passione, è un’esigenza” prosegue. Ed è per questo che sta continuando a scrivere brani che poi desidera racchiudere in un EP. Nel frattempo continuerà a far sentire la sua musica in Live e Realise Party senza mai lasciarsi abbattere da momenti di sconforto. Questa è la sua strada e non importa quanto può sembrare faticosa da seguire. La percorrerà.

“Vorrei che chiunque ascoltasse la mia canzone capisse che non bisogna mai vergognarsi di chiedere aiuto, che ogni emozione vissuta è importante e va affrontata – ha concluso l’autrice -. Esistono i momenti di sconforto ma questi possono essere superati tendendo la mano a qualcuno.

E vorrei anche che chiunque si sentisse personalmente investito del dovere di guardarsi attorno e capire se qualcuno ha bisogno di avere la mano afferrata, per aiutarlo a risalire in superficie. Anche se, in quel momento, non lo comprende e non sta ancora chiedendo”.

Guarda il video di “Stanza viola”

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